De Luca già disconosce Fico: ecco cosa ha detto in tv

Due giorni fa Roberto Fico è stato lanciato ufficialmente da Elly Schlein come il candidato unitario (anzi, "testardamente unitario") del centrosinistra in Campania.

Una candidatura bella, credibile e fresca

ha detto la segretaria dem davanti alle telecamere anticipando anche il diretto interessato e il suo partito, il Movimento Cinque Stelle. 

Oggi, però, Vincenzo De Luca, il Governatore uscente, già ha disconosciuto l'ex presidente della Camera in quota Movimento Cinque Stelle. 

A "L'aria che tira", il programma di La7 condotto da David Parenzo, l'uomo forte del Pd in Campania ha spiegato che il fatto di aver ufficializzato la candidatura di Fico prima ancora di aver raggiunto un accordo sul programma, sulle cose che la Regione Campania vorrà e dovrà fare nei prossimi cinque anni, non fa altro che annunciare "un percorso molto tormentato".

Come dire: tenetevi forte, ne vedremo delle belle.

De Luca contro Fico: spara a zero in tv

E insomma: questa mattina, Vincenzo De Luca ha fatto intendere che, allo stato dell'arte, Roberto Fico no, non lo vota.

Anche perché il nocciolo della questione non è esattamente un particolare: De Luca pretende una continuità rispetto ai suoi dieci anni di governo. Il che significa, ad esempio, continuare a far funzionare il termovalorizzatore di Acerra e dire no al Reddito di Cittadinanza, in qualsiasi modo sia declinato.

Roberto Fico, però, sempre a proposito di programma, finora ha detto solo mezza frase. E per De Luca l'ha detta sbagliata: 

È ora di chiudere il termovalorizzatore.

Insomma: o Fico si delucalizza, oppure il rischio è che "testardamente unitari", in Campania, rimarrà solo uno slogan vuoto di Elly Schlein & company.

Elezioni Campania, chi gioca sporco

E insomma: in Campania c'è chi gioca sporco. E per Vincenzo De Luca è il Partito Democratico. Ma non solo. Anche Roberto Fico e il Movimento Cinque Stelle non gliela contano giusta. L'aria che tira, rimanendo al titolo della trasmissione in cui il Governatore uscente è intervenuto questa mattina, è davvero da guerra civile all'interno del centrosinistra campano, altro che Campo largo.

Ho ascoltato ieri l'annuncio della candidatura di Fico e mi sono commosso. Non ho capito bene chi è l'ufficiale all'anagrafe che l'abbia ufficializzato. Se il buongiorno si vede dal mattino, buonanotte. Dalle prime dichiarazioni che ho ascoltato mi pare che siamo di fronte a un percorso molto tormentato, almeno per quanto mi riguarda. Noi avevamo deciso qualche mese fa di discutere prima dei programmi e poi dei nomi. Ho visto, però, che ieri c'è stata una fuga in avanti. Hanno fatto tutto il contrario. E non va bene perché questo significa politica politicante...

Poi, con il suo solito sarcasmo, ancora contro Fico:

È arrivato e ci siamo illuminati d'immenso...

E, tanto per mettere i puntini sulle i, a proposito di Reddito di Cittadinanza:

Abbiamo scoperto la povertà: a questo nostro amico ricordo che in Campania abbiamo le politiche sociali più avanzate d'Italia. Forse non è informato. Non aspettavamo Fico per ricordarci della povertà. Ripeto: non faremo porcherie clientelari

Le bordate contro il Partito Democratico

E comunque: Vincenzo De Luca ne ha avute anche contro il suo Pd, "cafone" perché non l'ha mai invitato alla Festa dell'Unità. E quantomeno maldestro, visto ciò che è accaduto in Puglia, ad esempio:

In Puglia, c'è stata una bella sceneggiata. A Napoli però le facciamo in teatro. Si poteva mai dire a Vendola: non ti candidare perché mi fai ombra?!

Gran finale sul figlio Piero che, secondo l'accordo che ha chiuso con Elly Schlein, sarà il prossimo segretario regionale del Pd in cambio del sostegno che avrebbe (a questo punto il condizionale è quantomai d'obbligo) promesso a Fico: 

Per i cafoni pesa che si chiami come me. Per le persone civili no