Monsters 3: La storia di Ed Gein è uscita da nemmeno una settimana ed è già la più vista su Netflix.
La terza stagione della serie antologica creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, anche stavolta, porta sullo schermo una delle storie più inquietanti della cronaca americana: quella di Ed Gein (interpretato da Charlie Hunnam), il serial killer che ha trasformato la sua fattoria nel Wisconsin in una casa degli orrori, ispirando poi film come Psycho e Non aprite quella porta.
La serie ricostruisce la mente e il mondo di Gein quasi ossessivamente. C'è tutto: i campi fangosi, le stanze umide e chiuse, le ombre lunghe sulle pareti e la solitudine di un Midwest che ha visto l'orrore.
Ogni dettaglio è claustrofobico, disturbante. Il male regna sovrano in ogni scena e non c'è quasi bisogno che si dica qualcosa affinché riesca a farsi sentire. Cresce, pian piano, la tensione tra gli oggetti. Le scenografie, con i paesaggi desolati dell'America contadina, hanno fatto il loro ruolo.
Dove è stata girata la serie di Ryan Murphy per rendere tutto questo così reale?
Le riprese di Monsters 3: La storia di Ed Gein si sono svolte negli Stati Uniti. La cittadina di riferimento è Plainfield, Wisconsin, lo stesso luogo dove Ed Gein visse e commise i suoi delitti atroci.
La produzione ha scelto fattorie isolate, zone boschive e piccoli centri della campagna americana proprio per restituire quel senso di solitudine e isolamento che caratterizzava la vita del famigerato serial killer.
Tutto è stato ricostruito per riportare lo spettatore in un posto in cui ogni cosa era apparentemente tranquilla, fino all’arrivo di Gein.
Ecco le principali location utilizzate:
La storia è ambientata tra gli anni ’50 e ’60, nella provincia rurale del Wisconsin. È un periodo in cui l’America sembra perfetta: famiglie sorridenti, giardini curati, chiese affollate la domenica, e invece...
E invece il regista ci mostra come, sotto quella facciata, si nasconda l’altro volto del sogno americano: la solitudine, la repressione e il seme di una follia incontrollata.
Riprendere quegli anni e quegli ambienti è servito per analizzare fino in fondo proprio la psiche di Ed Gein: un uomo cresciuto in un contesto estremamente rigido, isolato e disturbante.