Chi ferma chi? È la domanda che si è posto oggi Marco Travaglio dopo che Donald Trump è riuscito a fermare la guerra a Gaza.
Il direttore del Fatto Quotidiano ha riflettuto su questo quesito dopo che il presidente dell'Ucraina Zelensky ha incoraggiato quello americano a fermare anche la guerra nel suo Paese convincendo Putin a fermarsi come ha fatto con Netanyahu.
Ma i due scenari sono completamente diversi, ha sottolineato Travaglio.
Quindi, che Dio perdoni Zelensky per l'ennesima uscita fuori luogo che ha avuto.
Marco Travaglio, nel suo editoriale quotidiano sul giornale che dirige, ha ripetuto per l'ennesima volta che l'unico che può portare la pace in Ucraina è Zelensky.
Come? Arrendendosi alla Russia di Putin. Ma prima ancora alla realtà.
E quindi: di che stiamo parlando? Secondo Travaglio, Zelensky non ha scampo.
Per il direttore del Fatto Quotidiano è solo una questione di tempo: il destino di Zelensky e dell'Ucraina è già segnato:
Insomma, l'Ucraina è un disastro. E prima capitola e meglio è per tutti.
Sul fronte orientale dell'Europa, quindi, per Marco Travaglio, il problema è solo uno: Zelensky.
Come Netanyahu, anche lui continua a raccontare di aver vinto la guerra. Ma i fatti lo smentiscono:
E quindi, sarebbe ora che Zelensky ammettesse che finora ha sbagliato tutto:
Magari, allora, serve davvero una preghiera: quando si sente Zelensky dire a Trump "se hai fermato la guerra a Gaza, puoi fermare anche Mosca", non resta che congiungere le mani, levare gli occhi al cielo ed esclamare:
Parola di Travaglio.
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