L’ombra di un conflitto globale che coinvolga le grandi potenze torna a farsi intensa nel 2025. Yaroslav Hrytsak, noto storico e intellettuale ucraino, ha recentemente lanciato un monito sulle condizioni che potrebbero far precipitare il mondo in quella che potrebbe essere la terza guerra mondiale. Una guerra che, avverte, potrebbe scoppiare improvvisamente, senza segnali premonitori evidenti, come accadde nel 1914 con l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando.
In un'intervista rilasciata al 24 Kanal, Yaroslav Hrytsak offre uno sguardo approfondito e prudente sulla situazione attuale, riflettendo sul rischio di una terza guerra mondiale, le sue possibili cause e i segnali preoccupanti, invitando alla riflessione critica sui pericoli di un futuro prossimo.
Hrytsak richiama alla memoria l’episodio scatenante della Prima guerra mondiale: l’assassinio dell’arciduca a Sarajevo, un evento apparentemente isolato che invece fece esplodere un conflitto di scala inimmaginabile. Secondo lo storico, questo “fattore Franz Ferdinand” rappresenta la natura imprevedibile degli eventi che possono innescare guerre mondiali: elementi destabilizzanti che possono mutare radicalmente gli equilibri internazionali.
L’attuale situazione globale, segnata da conflitti regionali come la guerra in Ucraina, le dispute in Medio Oriente e le tensioni tra Russia e Occidente, crea un contesto di grande instabilità. Hrytsak sottolinea che non è chiaro se e come queste crisi possano convergere in una guerra globale, ma la possibilità non può essere esclusa, specie se dovesse emergere un evento destabilizzante inaspettato.
Stiamo entrando, secondo l’analisi dello storico ucraino, in un’era di “grande turbolenza” iniziata con la pandemia di Covid-19.
A suo avviso, l’attuale conflitto in Ucraina potrebbe terminare con un armistizio fragile intorno al 2026 o al 2027. Tuttavia, al contempo, si profila all’orizzonte un nuovo possibile focolaio di guerra: quello attorno a Taiwan, che secondo molti esperti potrebbe esplodere già nel 2027. Questa prospettiva rende il quadro internazionale estremamente pericoloso e incerto, ponendo l’umanità in un equilibrio precario.
Nonostante la situazione tesa, Hrytsak osserva come al momento si stia vivendo una forma di guerra “ibrida” o “fredda”, con due blocchi contrapposti ma senza un conflitto armato su vasta scala. Tuttavia, questo equilibrio può rompersi improvvisamente, determinando l’inizio di un conflitto molto più ampio e devastante.
L’esempio della prima guerra mondiale resta un monito da non sottovalutare. Oggi, con la moltiplicazione delle tensioni regionali e l’interconnessione globale, un detonatore improvviso potrebbe ancora una volta far precipitare la situazione, con conseguenze disastrose.