14 Nov, 2025 - 19:25

Venezuela-USA: Maduro lancia l’allarme a Trump sul rischio di un nuovo Afghanistan

Venezuela-USA: Maduro lancia l’allarme a Trump sul rischio di un nuovo Afghanistan

La crisi tra Venezuela e Stati Uniti torna a infiammarsi nel cuore del Mar dei Caraibi. Mentre Washington rafforza massicciamente la propria presenza militare con nuove operazioni e l’arrivo della sua portaerei più imponente, Nicolas Maduro sceglie un tono sorprendentemente conciliatorio: un appello alla pace e alla fine delle “guerre infinite”.

Maduro invita Trump alla pace

Mentre aumenta la tensione nella regione del Mar dei Caraibi, il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha fatto parlare di sé con un appello pacifista. Maduro ha invitato l’amministrazione statunitense, guidata da Donald Trump, ad evitare una “guerra infinita” come è accaduto in Afghanistan.

Parlando alla CNN, Maduro ha dichiarato:

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Basta guerre infinite. Basta guerre ingiuste. Basta Libia. Basta Afghanistan. Lunga vita alla pace.

La sua richiesta si inserisce in un contesto di crescente presenza navale americana nei Caraibi, con l’annuncio di una massiccia mobilitazione militare statunitense e la recente entrata in scena della portaerei USS Gerald R. Ford.

Gli Usa annunciano l’operazione Southern Spear

Gli Stati Uniti continuano a intensificare le loro operazioni nella regione sudamericana.
Il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, ha annunciato in un post su X del 13 novembre 2025 l’“Operazione Lancia del Sud”:

“Questa missione difende la nostra Patria, allontana i narcoterroristi dal nostro emisfero e protegge la nostra Patria dalla droga che sta uccidendo il nostro popolo. L’emisfero occidentale è il vicinato dell’America e noi lo proteggeremo.”

La missione mira a rafforzare la presenza militare nel bacino caraibico, con l’obiettivo dichiarato di monitorare il traffico illecito di droga e combattere i narcotrafficanti che, secondo Washington, costituiscono una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti.

L’escalation tra Venezuela e Stati Uniti

Il dispiegamento di navi e personale militare al largo delle coste del Venezuela è iniziato nel mese di agosto. Da allora le forze statunitensi hanno effettuato diversi attacchi mortali contro imbarcazioni sospettate di traffico di droga.

L’arrivo della più grande portaerei americana, la USS Gerald R. Ford, nel Mar dei Caraibi ha funto da catalizzatore per la mobilitazione venezuelana, che ha schierato le sue forze armate in un dispiegamento massiccio.

Le autorità di Caracas hanno dichiarato di aver messo in stato di massima allerta le proprie forze di terra, mare e aria in risposta alla presenza militare americana.

Maduro denuncia le decisioni di Washington, mentre gli Stati Uniti insistono di agire in modo legittimo per garantire la stabilità e la lotta alla droga, anche se molti analisti temono che questa escalation possa essere rivolta ad un eventuale cambio di regime a Caracas.

Questa recente escalation militare mette in evidenza come la regione dell’America Latina si trovi ancora una volta al centro di tensioni strategiche e di potenza.

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