Il tour europeo di Volodymyr Zelensky si svolge in un momento critico per l'Ucraina, travolta da uno scandalo di corruzione energetica che minaccia la fiducia degli alleati. Con visite a capitali chiave come Atene, Parigi e Madrid, il presidente ucraino mira a dimostrare il suo impegno nelle riforme e a garantire il continuo sostegno politico e militare dall’Europa, essenziale per affrontare la guerra e la crisi energetica invernale.
Lo scandalo di corruzione, che ha coinvolto il settore energetico, ha scosso l'Ucraina. Si tratta di un presunto sistema di tangenti coinvolge Energoatom, l'operatore di energia nucleare.
Secondo le indagini, un gruppo di personaggi ad alto profilo avrebbe creato un sistema di tangenti pari al 10-15 per cento del valore di ogni contratto della società, sottraendo allo stato una somma complessiva vicina ai 100 milioni di euro. Sarebbe il peggior scandalo della presidenza di Volodymyr Zelensky.
Il presidente ucraino si è dimostrato deciso a scardinare la corruzione. Il ministro della Giustizia e dell'Energia hanno presentato le dimissioni. Zelensky, invece, ha già annunciato una revisione delle principali aziende energetiche statali. Tra queste vi è anche un cambio completo della dirigenza di Energoatom.
Ciò è avvenuto mentre il paese, che è in guerra dal febbraio 2022, subisce attacchi russi agli impianti energetici. Kiev, mentre intensifica le azioni contro la corruzione, affronta anche la sfida di evitare una crisi energetica proprio quando sono alle porte temperature invernali gelide.
Lo scandalo potrebbe minare la coesione e la fiducia degli alleati europei, senza i quali il flusso di aiuti militari e finanziari rischierebbe di rallentare.
Il presidente ucraino ha avviato, il 16 novembre 2025, un tour europeo cruciale per due obiettivi fondamentali: rassicurare i partner della UE sul serio impegno di Kiev nella lotta alla corruzione e blindare il sostegno politico ed economico cruciale per la resistenza dell'Ucraina nel conflitto con la Russia. Il viaggio, che ha già toccato Atene e Parigi e si concluderà a Madrid, incarna un delicato bilanciamento tra diplomazia e necessità interne.
Durante la visita di Zelensky a Atene, è stato siglato un accordo fondamentale sulle forniture di gas naturale liquefatto statunitense verso l'Ucraina. Secondo quanto annunciato, il flusso di GNL dovrebbe iniziare a gennaio.
L’accordo è essenziale per fronteggiare un inverno difficile dopo i bombardamenti russi che hanno gravemente colpito infrastrutture energetiche ucraine.
A Parigi, Zelensky ha incontrato il presidente francese, Emmanuel Macron, per discutere di un “storico accordo” sulla difesa aerea che potrebbe includere nuove forniture di aerei e droni avanzati, elemento chiave per contrastare l’intensificarsi dei raid russi.
Zelensky e Macron hanno firmato un protocollo d'intesa per l'intento di Kiev di acquistare fino a 100 caccia Rafale con i relativi armamenti entro il 2035 e altri equipaggiamenti militari della difesa francese.
Il viaggio non è solo una risposta alle critiche sul fronte interno ma rappresenta una strategia ben più ampia per mantenere un fronte occidentale unito e solido.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha dichiarato, il 13 novembvre, che la Germania si aspetta che l’Ucraina continui a portare avanti le riforme interne e le misure contro la corruzione. Il suo messaggio è stato interpretato come un avvertimento a Kiev.
Nonostante lo scandalo, Bruxelles ribadisce il sostegno all’Ucraina, mentre diversi paesi insistono sulla necessità di garantire la continuità degli aiuti a Kiev.
Parallelamente, i paesi dell’Unione europea discutono per trovare un accordo sull’utilizzo di beni congelati russi, circa 140 miliardi di euro, depositati presso Euroclear in Belgio.
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