Il 18 novembre 2025, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato la pubblicazione dei file legati al caso Jeffrey Epstein. La votazione ha attirato attenzione anche fuori dai confini nazionali.
Ciò che ha colpito maggiormente è stato il voto contrario di un unico parlamentare: Clay Higgins, repubblicano della Louisiana. La sua posizione solitaria ha sollevato numerose domande e polemiche, dando origine ad un caso mediatico che ruota attorno alla sua figura e alle motivazioni di questo voto controcorrente.
La legge “Epstein Files Transparency Act” che autorizza la pubblicazione dei file Epstein ha ricevuto un consenso quasi unanime alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.
La votazione ha visto un raro supporto bipartisan, con una schiacciante maggioranza di 427 voti favorevoli e un solo contrario.
Solo Clay Higgins si è opposto apertamente, diventando così l’unico “no” in una votazione largamente approvata.
Entrambi gli schieramenti attendevano un voto unanime riguardo al rilascio dei documenti rilevanti al caso.
Nonostante il voto dissenziente alla Camera, il disegno di legge è stato approvato all'unanimità al Senato.
La decisione di divulgare questi documenti segreti mira a fare luce su dettagli finora riservati riguardanti gli abusi sessuali e le reti di potere connesse a Epstein, condannato per reati sessuali e morto nel 2019 in carcere. L’iniziativa è stata vista come un passo importante verso la trasparenza e la giustizia per le vittime.
Clay Higgins è un ex ufficiale di polizia e politico repubblicano, rappresentante della Louisiana alla Camera degli Stati Uniti dal 2017. Nato a New Orleans nel 1961, è il settimo di otto figli.
Higgins ha frequentato la Louisiana State University, ma successivamente ha abbandonato gli studi. All'età di 18 anni si è arruolato nel Corpo di Polizia Militare della Guardia Nazionale della Louisiana.
Nel Congresso, Higgins ha mantenuto posizioni conservatrici ed è noto anche per essere un convinto sostenitore di Donald Trump.
Il voto contrario alla pubblicazione dei file Epstein si inserisce in un quadro più ampio di decisioni politiche che riflettono la posizione di Higgins su questioni di sicurezza e privacy. Higgins aveva precedentemente manifestato il suo appoggio all’indagine del comitato.
In un post su X, ha motivato la sua opposizione al provvedimento, sottolineando che la divulgazione dei file potrebbe accidentalmente compromettere persone innocenti. Higgins ha affermato:
I have been a principled “NO” on this bill from the beginning. What was wrong with the bill three months ago is still wrong today. It abandons 250 years of criminal justice procedure in America. As written, this bill reveals and injures thousands of innocent people – witnesses,…
— Rep. Clay Higgins (@RepClayHiggins) November 18, 2025
Questo episodio ha contribuito a mettere sotto i riflettori il suo profilo politico. La scelta di Higgins ha diviso l’opinione pubblica e i suoi stessi colleghi al Congresso.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *