Sul Ftse Mib, che ha chiuso la prima seduta della settimana a 25.415,89 punti (-1,39%), spiccano le forti vendite sui titoli del comparto bancario: UniCredit è scesa del 9,48%, Intesa Sanpaolo ha lasciato sul campo il 7,43%, Bper Banca ha perso il 2,66% e Banco Bpm il 2,22%. L’esposizione al mercato russo ha fatto scendere Pirelli del 4,76% mentre Leonardo ha finito per capitalizzare l’incremento della tensione (e quindi delle spese militari). Bene anche i titoli energetici grazie al nuovo rally del petrolio, in rialzo del 3,3% a 97,3 dollari al barile. I dati che si sposano con l'andamento delle giornate precedenti.
Il tema delle borse, a seguito della crisi in Ucraina, sta avendo dei risvolti inaspettati. In alcune parti del mondo, infatti, si registrano segni positivi e di miglioramento sotto vari punti di vista. Segni più anche per il terzetto formato da Hera (+2,82%), Terna (+2,37%) ed A2A (+1,46%). Parità invece per Enel (+0,76%). Poco mosso a 160 punti base lo spread Btp-Bund. (in collaborazione con Money.it). I dati, in questo momento, oscillano per il conflitto di Kiev e per le decisioni legate alla chiusura della borsa di Mosca.
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