Draghi in Senato per l'informativa: "Negoziati priorità assoluta"
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto stamattina in Senato durante l'informativa sugli sviluppi del conflitto in Ucraina. Il premier ha parlato sia delle questioni diplomatiche degli ultimi giorni, legate agli ingressi nella Nato, sia delle previsioni attese circa lo scenario bellico del futuro prossimo."L'informativa di oggi intende approfondire gli aspetti legati alla guerra: voglio soffermarmi sulla situazione sul campo, sui negoziati, sugli sforzi italiani a favore dell'Ucraina. La guerra è giunta all'85 giorno: la speranza russa di conquistare vaste aree in tempi brevi si è scontrata con la strenua resistenza del popolo ucraino".
In diretta dal Senato della Repubblica, l'informativa del Presidente Draghi sul conflitto in Ucraina https://t.co/slqC8gPEJK— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) May 19, 2022
Draghi all'informativa in Senato: "Spingiamo per il cessate il fuoco"
Il primo passo dell'informativa di Mario Draghi in Senato si concentra sul lato più istituzionale della guerra, ora entrata in una nuova fase:"La federazione russa si è ritirata da molte zone del paese e la sua avanzata procede molto più lentamente del previsto. L'Italia continuerà a fare pressione su Mosca, il nostro obiettivo è costringere Putin a sedersi al tavolo dei negoziati. Per impedire che la crisi umanitaria si aggravi dobbiamo raggiungere prima possibile un cessate il fuoco e far ripartire i negoziati. Questa è la posizione dell'Italia, dell'Ue, condivisa con Joe Biden. Da parte sua ho riscontrato un apprezzamento per la posizione italiana, in prima linea senza ambiguità nella ricerca della pace. Inoltre i contatti tra il Pentagono il Cremlino rappresentano un segnale incoraggiante"."Serve razionalizzare la spesa militare in Ue, migliorarne l'efficienza per coordinarne la distribuzione. Occorrerà costruire un quadro internazionale condiviso, come detto dal presidente Mattarella. La Nato intanto ha intensificato le azioni sul fianco orientale e l'Italia contribuisce con un impegno di 2500 unità in Ungheria e Bulgaria. Stiamo inoltre valutando il dispiegamento di forze in Romania e Slovacchia".
Il presidente del Consiglio a Palazzo Madama: "Sì all'Ucraina nell'Unione Europea"
Spazio poi a considerazioni strettamente legate all'Ucraina, sia diplomatiche che umanitarie:"Sarà l'Ucraina a decidere quale condizione di pace accettare, l'Italia sin da ora è favorevole all'ingresso di Kiev nell'Unione Europea. Il costo umano dell'invasione russa è terribile. Solo la scorsa settimana sono state ritrovate nuove fosse comuni anche nell'area intorno a Kiev. L'Italia ha offerto immediato sostegno per indagare sui crimini di guerra.14 milioni di ucraini hanno dovuto lasciare le proprie case, quasi la metà di loro sono attualmente sfollati""C'è il rischio concreto di una crisi alimentare, l'indice dei prezzi dei prodotti alimentari continua a salire. Dobbiamo scongiurare effetti disastrosi, in particolare per alcuni paesi di Africa e Medio Oriente. Durante la mia recente visita negli Stati Unti ho chiesto al presidente Biden pieno sostegno per un'iniziativa condivisa che sblocchi milioni tonnellate di grano bloccato a Odessa".
Il premier in Aula: "Esemplare dimostrazione di solidarietà dell'Italia"
Infine parole di ringraziamento verso tutti coloro che hanno contribuito a mettere l'Italia in prima linea su sostegno e accoglienza:"Desidero ringraziare il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, il personale della scuola e i bambini italiani per questa meravigliosa manifestazione di amore collettivo. Ringrazio tutti gli italiani del terzo settore impegnati nell'accoglienza dei ragazzi ucraini. Per quanto riguarda i diplomatici espulsi, la nostra ambasciata ha già ripreso le sue attività e desidero ringraziare l'ambasciatore Zazo e tutto il personale per lo spirito di servizio, la professionalità e il grande coraggio dimostrato"."Voglio ringraziare la maggioranza e anche la principale forza di opposizione per il sostegno mostrato sugli sviluppi del conflitto in Ucraina. Continueremo a rafforzare la nostra capacità di accoglienza e assistenza sanitaria: siamo un Paese ospitale e intendiamo continuare a esserlo".