La scia della sentenza sul caso di omicidio di Serena Mollicone, che ha portato all'assoluzione degli indagati, lascia reazioni contrastanti tra gli attori coinvolti. Da un lato la rabbia della famiglia della giovane ragazza morta nel 2001, dall'altro il senso di leggerezza e libertà dei fratelli Mottola e della loro madre.
Il giorno dopo la lettura della sentenza che ha assolto i cinque indagati per l'omicidio di Serena Mollicone, c'è poco spazio per le parole e un grande sentimento di incertezza di mancata giustizia. Dopo le parole di ieri dello zio di Serena sono arrivate anche quella dell'avvocato Dario De Santis, che rappresenta il padre della vittima, Guglielmo, scomparso nel 2020. Ecco il suo commento:
Per conoscere le motivazioni che hanno spinto i giudici di Cassino a pronunciarsi con questo verdetto bisognerà però attendere l'autunno, più o meno a metà ottobre. Ciò che rimane sono le immagini che le grida che hanno seguito l'emanazione della sentenza di assoluzione. I fratelli Mottola hanno infatti rischiato il linciaggio in Aula e sono stati scortati in mezzo alla calca inferocita all'esterno del Tribunale, prima di raggiungere l'hotel in cui alloggiano momentaneamente. Qui si è tenuta una conferenza stampa dove i diretti interessati hanno espresso le loro ragioni dopo aver scampato l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Visibilmente sollevata la madre Anna Maria, che ha parlato di "vacanze meritate" dopo un periodo di grande pressione, mentre il marito Franco, ex carabiniere, ha negato ogni insinuazione sull'accusa di depistaggio delle indagini: