Si è raccontato a cuore aperto, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Bruno Barbieri. Lo chef ha ripercorso le tappe della sua passione per la cucina, contraddistinta oggi da ben 7 stelle Michelin, soffermandosi anche sull'esperienza televesiva a Masterchef Italia e sul rapporto con i suoi colleghi: da una lite con Cracco, al carattere duro di Bastianich, fino agli ottimi rapporti con Antonino Cannavacciulo, con cui, ha confessato, "c'è un feeling particolare".
È partito dagli esordi, Bruno Barbieri, per raccontare la sua passione per la cucina e il lungo percorso che l'ha portato alle 7 stelle Michelin.
Ha iniziato a pensare di diventare un cuoco quando, da giovanissimo, aiutava le donne di casa a preparare il pane e le tagliatelle e poi, più tardi, per poter viaggiare e raggiungere il padre che lavorava in Spagna:
Così l'idea della cucina, non supportata molto da suo padre, che aveva in mente per lui una formazione diversa.
Dalla decisione alle navi da crociera, dove Barbieri inizia a lavorare come cuoco all'età di 17 anni, lavorando tutto il giorno tutti i giorni, fino al successo, che lo ha visto cucinare, tra gli altri, anche per Andy Warhol. Tante rinunce, ma anche tante soddisfazioni.
Barbieri si è poi soffermato sulla duratura esperienza televisiva a Masterchef Italia:
Così, la scelta di dar vita ad un altro programma, "4 Hotel", in cui Barbieri veste lo stesso ruolo di Alessandro Borghese in "4 Ristoranti", ossia quello di giudice che può confermare o ribaltare il risultato. Del rapporto con i suoi colleghi, invece, dice:
Come quella volta che litigò con Cracco per un piatto di passatelli con le vongole: quindici minuti di casino per poi dimenticare tutto. Ma la situazione è cambiata con l'arrivo di Locatelli e Cannavacciuolo.
E, confessa, i colleghi attuali per lui sono anche i più bravi in cucina.