Roma ha visto sfilare per le strade del centro il corteo della CGIL, dove erano presenti diversi leader politici, tra cui Giuseppe Conte ed Enrico Letta: una manifestazione "per il lavoro e per la resistenza" come scandiscono i cori dei presenti. Giorgia Meloni ha parlato di "una manifestazione", attaccando prima la sinistra di prendersela con un governo che ancora deve nascere per subito dopo ritrattare le dichiarazioni.
Giorgia Meloni: "Paradosso, comprendo la voglia di protestare dopo anni di fallimenti"
Tra le persone presenti al corteo della CGIL la maggior parte sventolava bandiere rosse e intonava cori contro Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia si è affidata a Facebook con un messaggio che sembrava fosse rivolto alla manifestazione di Roma, scrivendo:
Stiamo vivendo un paradosso in cui la sinistra scende in piazza contro le Politiche del governo Meloni. Comprendo la voglia di protestare dopo anni di esecutivi inconcludenti che ci hanno condotto all'attuale disastrosa situazione, ma il nostro obiettivo sarà restituire futuro, visione e grandezza all'Italia
Parole che hanno innescato una serie di polemiche, con lo staff della Meloni che ha subito specificato che il post non era indirizzato al corteo della CGIL ma quanto successo nelle piazze italiane in questi giorni:
Si precisa che non c’è alcuna relazione tra il post pubblicato questa mattina su Facebook da Giorgia Meloni e la manifestazione della Cgil di oggi a Roma, che a quanto risulta non è stata organizzata per protestare contro Meloni. ll post del presidente di FdI si riferisce, infatti, alle manifestazioni organizzate nei giorni scorsi in varie città italiane, in cui tra le altre cose sono state bruciate in piazza delle immagini di Meloni
Conte e Letta al corteo, Landini: "No a scostamenti di bilancio, paghiamo noi con tagli a sociale"
Al corteo di Roma c'erano anche Giuseppe Conte, Enrico Letta e il ministro del Lavoro uscente Orlando che si dice preoccupato della salita al governo da parte della destra:
Certo che c'è preoccupazione per la destra al governo, ma non è con i procssi alle intenzioni che si rafforza una politica di opposizione
Ha parlato ovviamente il segretario generale della CGIL Maurizio Landini, affrontando diversi temi e ricordando l'assalto alla sede del sindacato:
Un anno fa da questa piazza ci fu chi invitò ad assaltare la Cgil, sfruttando il malessere sociale e la rabbia pensando che la risposta fosse attaccare la Cgil e il lavoro. Questo si chiama in un solo modo: quando si fa della politica si assume la violenza e si assume come obiettivo l'attacco ai lavoratori questi si chiama fascismo ed è quello che dobbiamo combattere. Il fascismo 100 anni fa nel nostro Paese partì proprio assaltando e bruciando le camere del lavoro fino a mettere in discussione il diritto sciopero e poi il diritto di voto. Quello che sta succedendo in Italia, in Europa e nel mondo è proprio il risorgere di questa cultura violenza. [...] Lo dico a chi sta pensando di formare un Governo perché ha vinto le elezioni: noi non abbiamo pregiudiziali, giudichiamo nel merito. Ma un consiglio: non segua il metodo del Governo precedente. Perché se pensa di chiamarci a Palazzo Chigi per informarci di quello che già è stato deciso, eviti di farlo perché noi di fare i servi sciocchi non abbiamo nessuna intenzione. Non accetteremo, inoltre, scostamenti di bilancio: molti li chiedono, ma alla fine li fanno pagare a noi, perché tagliano la sanità e la scuola.