11 Oct, 2022 - 10:38

Politica, Carlo Calenda sul Pd: "Insieme? Metà partito è già col M5S"

Politica, Carlo Calenda sul Pd: "Insieme? Metà partito è già col M5S"

La politica italiana continua a studiare le mosse per la formazione del nuovo governo e naturalmente dell'opposizione e Carlo Calenda ha chiarito la propria posizione nei confronti del Pd. Il leader di Azione ha sottolineato la distanza col Partito Democratico nonostante una recente proposta di Letta rivolta a lui e al M5S. Proprio partendo da questo tema, Calenda ha dichiarato:

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Ma non è una proposta vera, è falsa. Tanto per dirne una, noi abbiamo presentato una proposta molto chiara sul tetto nazionale alle bollette, l’ho mandata a Letta, gli ho detto lavoriamoci insieme e nessuno lo ha mai più sentito. Quindi sono sempre espedienti retorici che nascondono il nulla. Non sta succedendo niente né su questo fronte né tanto meno su quello delle Regionali. Secondo me Enrico è una persona molto umorale. I rapporti personali dominano rispetto alla politica, un po’ come ha fatto con Renzi prima delle politiche. Il tema è: siccome non sei venuto con me alle elezioni adesso non ti parlo. È un atteggiamento sbagliato e infantile.

Una posizione che apre il tema a tutta la questione legata all'opposizione, su cui Calenda mostra idee ben chiare:

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Non c’è nessun fronte comune, neanche interno al Pd. Metà partito sta già con Conte e infatti andrà alla manifestazione che, di fatto, è una manifestazione per la resa dell’Ucraina, sette deputati su undici hanno votato contro l’invio di armi… Ormai il Pd è già diviso in due campi. Proveranno a tenere tutto insieme attraverso un nuovo segretario che ricomincerà a dire con Conte ma anche con Calenda. È una cosa che non sta in piedi. E a proposito di Ucraina, io propongo a tutti i partiti, a cominciare da Pd e +Europa, una grande manifestazione a sostegno.

Politica, non solo Pd: la posizione di Calenda su Giorgia Meloni

Nella lunga intervista rilasciata da Carlo Calenda c'è spazio anche al "futuro" molto prossimo del nostro governo. Naturalmente il tema principale è quello legato all'inizio di Giorgia Meloni che in queste settimane sta affinando il nuovo esecutivo. Sulla futura premier italiana, Calenda rimane molto freddo:

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Meloni non ha praticamente mai detto niente e dicono che è responsabile perché sta zitta. Però i temi veri oggi sono quelli di cui ha parlato anche Carlo Bonomi con grande nettezza alla Confindustria di Torino. Oggi bisogna che Meloni dica che le promesse assurde di Salvini e Berlusconi sulle pensioni e la flat tax non esistono e che però bisogna intervenire sull’energia anche mettendo soldi in più rispetto a quelli che ha messo Draghi. Ecco dovrebbe dire questo, ma parlano solo della Ronzulli.

Infine, ancora un consiglio al Pd e su un eventuale scioglimento:

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Queste sono scelte loro. Semplicemente, io non so come si faccia a stare insieme se non si condivide nemmeno la politica estera. Mi sembra che il Pd sia un partito con cui interloquire è molto complicato. Primo perché Letta non interloquisce. Non so con chi voglia farlo, anche perché Conte non vuole parlare con lui. Di questo passo andranno alle Regionali con Fratoianni… Mi pare proprio che stiano ripetendo l’errore delle Politiche.
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Davide Cavallo
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