Maurizio Gasparri ha presentato il suo disegno di legge in materia di aborto, al fine di modificare il riconoscimento della capacità giuridica del concepito. Tra gli oltre 500 progetti di legge presentati finora tra Camera e Senato, quello depositato dal senatore di Forza Italia sta già scatenando le prime polemiche ed è destinato a far discutere. L'opposizione ha già definito "anti-abortista" il nuovo disegno di legge, che propone di modificare l'articolo 1 del codice civile sul riconoscimento per i diritti del concepito.
Proposte ritenute 'inaudite', che secondo l'opposizione rischiano di compromettere quel diritto all'aborto acquisito con la legge 194, che consente alla donna di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza nei casi previsti dalla legge. Tra le altre iniziative di Gasparri ci sono anche misure più severe sulla cannabis, l'introduzione del reato di maternità surrogata, il ripristino del 4 novembre come festività nazionale e di istituire una "Giornata della vita nascente", ma non solo.
Le reazioni dei democratici non si sono fatte attendere. A cominciare da Simona Malpezzi: la capogruppo del Pd al Senato ha commentato la questione con un tweet.
Anche la senatrice del Pd Valeria Valente ha mostrato non pochi dubbi sulla proposta di Gasparri.
Tra i più attivi del momento al Senato, Gasparri ha già depositato 17 disegni di legge su vari argomenti, con particolare attenzione alle tematiche etiche. Aveva già provato a ridiscutere il tema dell'aborto in altre due legislature: del resto, anche altri senatori e deputati con una o più legislature alle spalle hanno riproposto testi già presentati in passato. Lo ha spiegato lo stesso ex ministro delle comunicazioni del governo Berlusconi a La Stampa.
Il provvedimento si compone di appena tre righe: "Ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento. I diritti patrimoniali che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita". Valutare il provvedimento, e quindi riconoscere i diritti giuridici del nascituro, renderebbe di fatto impossibile un aborto volontario, con possibili rischi penali per i medici che decidano di eseguirlo.
Leggi anche: Cdm, approvati Ddl Orlando e Dpb. Brindisi con i Ministri: Draghi saluta