Nella squadra di governo scelta da Giorgia Meloni c'è Eugenia Roccella, neo ministra alla Famiglia che ha illustrato gli obiettivi del suo dicastero: le priorità saranno la rivalutazione della maternità e la lotta all'aborto. La ministra, infatti, afferma che in Italia si fanno sempre meno figli e bisogna invertire questo trend negativo, mettendo a disposizione delle donne tutti gli strumenti possibili per conciliare vita lavorativa e quella familiare.
In un'intervista di quest'oggi la ministra alla Famiglia Eugenia Roccella ha parlato del diritto all'aborto, legge che nessuno ha mai messo in discussione e che l'interruzione di gravidanza non incide sull'aumento del numero dei nati. Queste le parole della ministra:
Come detto nell'intervista per Eugenia Roccella l'aborto non è strettamente collegato al calo di nascite in Italia: per capire le ragioni di questo andamento, la ministra alla Famiglia analizza la situazione in cui le donne si trovano dove, molte volte, rinunciano alla maternità per non rinunciare alla propria vita professionale. L'obiettivo del suo dicastero è quello di permettere alle donne di avere figli senza che questi compromettano la loro vita professionale, come spiega:
La storia politica di Eugenia Roccella è relativamente fresca ma il percorso della nuova ministra del governo Meloni inizia nel 1970 come giornalista. Figlia di Franco Roccella, fondatore del Partito Radicale, Eugenia intraprende un ottimo percorso universitario conclusosi con il dottorato in Lettere; come anticipato, è proprio negli anni '70 che la Roccella inizia a muovere i primi passi di stampo politico partecipando attivamente al Movimento di liberazione della donna.
Successivamente, mostra particolare attenzione al tema dell'aborto al quale di dichiara contraria apertamente col libro Aborto, facciamolo da noi a cui dà seguito partecipando a diverse manifestazioni per l'interruzione di gravidanza. Dopo 20 anni poi di "pausa" dal mondo politico, torna alla carica nel governo Berlusconi mostrando altre posizioni particolarmente "dure" da digerire per tante associazioni e attivisti.
La nuova ministra per Famiglia e Natalità negli anni ha infatti espresso la propria contrarietà anche al divorzio breve, all'eutanasia, alla fecondazione eterologa, combattendo infine anche contro il ddl Zan. Insomma, un curriculum che ha fatto storcere il naso a tante realtà come Arcigay Milano, Famiglie Arcobaleno e al gruppo Sentinelli di Milano che hanno subito fatto sentire la propria voce dopo la proclamazione della nuova ministra, in attesa di scoprire le proprie posizioni nel nuovo corso con Meloni.