Il ministro degli Esteri Antonio Tajani prepara la strategia diplomatica in vista del Consiglio Ue in programma domani a Bruxelles, specialmente in caso di nuove discussioni sul tema migranti.
Nei giorni scorsi l'ex coordinatore di Forza Italia aveva definito "sproporzionata" la reazione della Francia, facendo intendere che le prese di posizione piuttosto autoritarie da parte dei singoli ministri (l'ultima in ordine di tempo Colonna degli Esteri) sia il segnale di qualche inquietudine nascente all'interno del governo transalpino.
Antonio Tajani, titolare della Farnesina, difende e contrattacca al tempo stesso sulla delicata questione dei migranti, precisando in un'intervista concessa al Corriere della Sera che il problema è "politico e non volto a creare alcuna polemica con l'Eliseo":
Poi un messaggio alla Francia:
Il grido dell'Italia è chiaro e uniforme lungo l'intera maggioranza: serve una partecipazione più convinta e incisiva da parte dell'Europa. Per rafforzare il concetto, Tajani fa sue le parole espresse qualche giorno fa da Manfred Weber, il presidente del Ppe (gruppo parlamentare europeo a cui è affiliata Forza Italia), il quale affermò che "Roma non può essere lasciata sola". A questo punto è sempre più probabile che domani, durante il Consiglio Ue, la nostra delegazione spingerà affinché si trovi una prima di congiunzione su un argomento tanto spinoso quanto divisivo (come già accaduto in passato), difendendo le decisioni sin qui adottate dal governo.
Il ministro ha definito l'iniziativa un "Piano Marshall per l'Africa" per indicare la necessità di negoziare accordi con i Paesi nordafricani poiché gli sbarchi siano più rigidamente controllati. Tra le richieste che verranno avanzate, inoltre, ci sarà la costituzione di un protocollo severo contro gli atteggiamenti mostrati dalle Ong nelle ultime settimane:
Sulle coste siciliane si registrano nuovi sbarchi: tra Pozzallo e Augusta sono giunte nella notte 325 persone, scortate dalla Guardia Costiera regionale.Successivamente si è proceduto a eseguire le operazioni di triage previste dal protocollo, grazie al coordinamento del dirigente generale della protezione civile regionale Sicilia, Salvo Cocina.