Una forte esplosione è avvenuta nel corso della scorsa notte in un'industria a Solbiate con Cagno, nel comasco.
Lo scoppio è avvenuto alle ore 03:40 di Martedì 24 Gennaio 2023 presso lo stabilimento industriale di Via Luigi Cadorna n. 27 in località Concagno, frazione del comune in provincia di Como ma distante pochi chilometri da Varese. La struttura industriale ospita le attività di produzione della ditta Comet che realizza nastri adesivi TESA.
Il boato è stato molto potente ed è stato percepito da molti residenti in zona, svegliatisi di soprassalto nel cuore della notte.
In seguito all’esplosione nello stabilimento è divampato un importante incendio. Sul posto sono dunque intervenuti i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Como e quelli dei distaccamenti di Appiano Gentile e Lomazzo, complessivamente a bordo di cinque mezzi.
I pompieri, una quindicina in tutto, hanno dovuto lavorare duramente per impedire il diffondersi delle fiamme al resto della struttura. Le immagini divulgate dalla stampa locale mostrano le fiamme alte e una densa coltre di fumo innalzarsi dallo stabilimento, visibili anche a grande distanza dall’accaduto.
Da una prima seppur sommaria ricostruzione della vicenda, pare che l’incendio si sia sviluppato a partire da un macchinario e che abbia presto coinvolto un silo adiacente. Sul luogo dell’esplosione sono intervenute anche alcune unità di soccorso del 118: per fortuna in quel momento non vi era alcun operaio nella fabbrica e quindi non sono stati registrati né feriti né morti.
Dopo lo spegnimento dell’incendio, i tecnici hanno disposto le consuete verifiche per valutare il disperdimento di sostanze tossiche bruciate poiché nell’azienda si lavorano prodotti chimici. Le analisi non hanno segnalato rischi o criticità per l’ambiente, anche se il personale specializzato dei Vigili del Fuoco in collaborazione con i tecnici di Arpa e Ats sono tuttora alle prese con accertamenti più dettagliati per scongiurare tali ipotesi.
I Carabinieri nelle prossime ore effettueranno un sopralluogo per indagare le cause dello scoppio e accertare se si possa catalogare l’accaduto come un inevitabile incidente.
Al momento l’origine dell’esplosione non è stata individuata e non si esclude alcuna ipotesi. La pista più probabile porta al malfunzionamento di un macchinario assorbitore a carboni attivo forse dovuto ad un cortocircuito elettrico. Le successive scintille avrebbero scatenato le fiamme poi diffusesi anche al vicino silo. Questa cisterna conteneva il recupero di vapori del gas esano e di conseguenza con le fiamme è esplosa.
Il sindaco di Solbiate con Cagno, Federico Broggi, nelle prime ore della mattinata ha tenuto a informare sullo stato attuale dell’accaduto. Il primo cittadino si è detto sollevato nell’apprendere che l’incidente non abbia causato decessi né feriti.
Broggi ha rassicurato la popolazione locale affermando che le prime analisi non hanno riscontrato criticità nella qualità dell’aria, anche se l’area circostante lo stabilimento industriale rimane interdetta ai non autorizzati ed ha invitato ai privati cittadini a non interferire nelle procedure di messa in sicurezza.