Era il 5 luglio 2021 quando l'Italia intera ricevette la triste notizia della morte di Raffaella Carrà che oggi 18 giugno 2023 avrebbe compiuto 80 anni. Da tutti conosciuta per il suo talento, la sua bellezza senza tempo che nonostante la sua scomparsa, l'hanno resa immortale e unica. Nessuno potrà mai dimenticare la sua eleganza, il suo stile e quel caschetto biondo diventato leggendario.
Ad un mese dall'anniversario della sua morte, gli italiani festeggiano gli 80 anni di Raffaella Carrà, nata il 18 giugno 1943. Nel giorno del suo compleanno, i fan provano ad immaginare come avrebbe voluto passare il suo ottantesimo compleanno e sui social non mancano messaggi di auguri, foto, video di una dei personaggi televisivi che ha fatto la storia dello spettacolo italiano.
Raffaella Carrà è riuscita a conquistare il mondo intero con la sua bellezza e il suo talento. Nel corso degli anni è diventata un'icona di bellezza e stile che neanche la morte potrà portare via. Infatti, l'artista continua ad essere presente nel cuore degli italiani e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla anche da lontano.
La sua musica, i suoi vestiti strepitosi ma mai volgari e quel caschetto biondo la renderanno immortale ed hanno oltrepassato i confini arrivando anche in Spagna e in America Latina.
Nel 2020, il quotidiano britannico The Guardian l'aveva incoronata come sex symbol europeo, affermandola:
Le sue canzoni sono state fin da subito rivoluzionarie ed hanno lasciato il segno, generazione dopo generazione.
In occasione del suo 80esimo compleanno, è stata allestita a Lucca una mostra dei suoi costumi di scena più belli in suo onore. Ad organizzarla sono stati due fan dell'artista che hanno raccolto 350 abiti indossati dalla diretta interessata nel corso delle sue esibizioni, programmi televisivi e tutti gli eventi a cui ha partecipato nel corso degli anni.
La mostra si terrà al Lucca Fashion Weekend e sarà accessibile a tutti, dal 18 al 24 giugno 2023. I vestiti che saranno presentati rimandano ad un arco di tempo che va dal 1978 con Ma che sera, al 2008 con la quarta edizione di Carramba che Fortuna.
Corrado Colabucci, Luca Sabatelli, Graziella Pera e Gabriele Mayer e tanti altri costumisti hanno disegnato e proposto gli abiti che hanno reso Raffella Nazionale unica e inimitabile e proprio attraverso questi vestiti sarà possibile ripercorrere alcuni momenti iconici della sua vita professionale e personale.
Su Il Mattino, uno degli ideatori della mostra ha spiegato:
Poi ancora
Raffaella Carrà da qualche anno si era allontanata dalla scena a causa di un tumore ai polmoni, un male incurabile che l'ha portata alla morte.