La vita di quattro sorelle afghane è destinata a cambiare radicalmente. Dopo aver visto con i loro occhi la morte in Afghanistan e il 'regno' dei talebani, a breve saranno le 'protagoniste' delle sfilate di moda. Tre di loro lavoreranno infatti per la maison italiana Gucci.
La loro vita, che è una storia di "buona immigrazione", cambia grazie al corridoio umanitario a cui collabora la Caritas. Le sorelle afghane hanno 31, 27, 19 e 13 anni e sono fuggite dalla guerra e dal regime dei talebani tramite il protocollo interinazione.
Le quattro ragazze arriveranno in sicurezza a Novara dove la più piccola sarà inserita in un programma scolastico. Le altre tre, che già sanno cucire, lavoreranno per Gucci che, oltre ad avere un importante centro produttivo nella città, ha dato la disponibilità ad accoglierle.
Ha detto il direttore della Caritas Diocesana di Novara, don Giorgio Borroni, intervenendo ad un convegno di Fondazione Cariplo.
Le ragazze si trovano in una località segreta in un Paese del Medio Oriente e arriveranno in Italia a fine mese, dove saranno ospitate in una casa della Caritas.
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