Patrick Zaki è un uomo libero. Trova finalmente epilogo una vicenda tormentata e delicata che sembrava destinata al peggio e che invece, un po’ a sorpresa, termina nel migliore dei modi con il regime egiziano di Al-Sisi che ha concesso la grazia al giovane ricercatore. C’è, evidentemente, anche lo zampino del governo italiano e della Farnesina nell’ottica dei lavori diplomatici che sono stati fatti negli anni. Qualcuno si è chiesto come mai si sia arrivati a questo risultato proprio ora e – stavolta malignando – ha sospettato che il nostro paese possa aver offerto una qualche pedina di scambio per ottenere la libertà di Zaki. Ricostruzioni respinte in blocco dal titolare della Farnesina, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in un punto stampa da Salerno ha detto:
Altro che scambio con Giulio Regeni – dottorando italiano rapito, arrestato e giustiziato in Egitto nel 2016 – l’obiettivo dell’Italia, dice Tajani, è centrare anche questo secondo obiettivo. Le sue parole:
Per Regeni stiamo continuando a chiedere di darci tutte le informazioni necessarie per il processo.
Il Vicepremier esalta il governo per l’altro grande risultato ottenuto nelle ultime ore: lo sblocco della terza tranche del Pnrr. Il commento:
Soddisfazione, quindi, per Antonio Tajani. Che spiega i rallentamenti degli ultimi mesi come inevitabili vista la nuova fase – rispetto a quando è nato il Pnrr – in cui l’Italia e l’Europa sono entrati:
A Salerno, Tajani ha anche vestito i panni del politico appoggiando da una parte – per un momento – quelli dell’uomo di stato. Da neosegretario di Forza Italia, alla luce della recente scomparsa di Silvio Berlusconi, ha parlato così del ruolo che il partito forzista ha nello scenario italiano:
Siamo il centro del centrodestra, ma vogliamo essere anche un po’ l’architrave della vita politica italiana.
Un posizionamento che nasconde anche il desiderio di un nuovo proselitismo. Non a caso, Tajani sta strizzando l’occhio a tutti i moderati italiani senza casa. Addirittura, a quelli che potrebbero sentirsi a disagio nel nuovo Partito Democratico di Schlein:
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