Il dibattito sul salario minimo legale torna ad essere al centro dell'attenzione politica italiana dopo che l'Aula di Montecitorio ha votato a favore della sospensiva di 60 giorni proposta dalla maggioranza, rinviando così la discussione a dopo l'estate: la proposta unitaria di Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Azione, Verdi e Sinistra, che fissava a 9 euro l'ora il minimo salariale, è stata congelata, scatenando la reazione dell'opposizione; che ora vorrebbe approfittare della pausa per assumere credibilità con una raccolta firme.
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha dichiarato:
Anche il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha confermato l'iniziativa di raccogliere firme con le altre forze di opposizione, affermando:
Le opposizioni, tra cui anche l'Alleanza di Verdi e Sinistra, hanno criticato la decisione della maggioranza, definendola un modo per evitare di affrontare il problema reale dei lavoratori poveri. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno fatto sapere in una nota:
Attraverso la raccolta firme, le opposizione sperano dunque di mettere pressione alla maggioranza, soprattutto in un momento dove alcune decisioni del governo si sono rivelati destabilizzanti o impopolari per i ceti svantaggiati.
La maggioranza, tuttavia, ha sottolineato la necessità di un dibattito serio e senza pregiudizi prima di prendere una decisione definitiva sul salario minimo. Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati, ha affermato: "Vogliamo la sospensiva e un dibattito serio, senza pregiudizi da entrambe le parti."
Mentre il dibattito sul salario minimo continua a tenere banco, anche altre questioni sociali stanno animando la scena politica, come la discussione sul reddito di cittadinanza. La ministra del lavoro Elvira Calderone ha ribadito l'impegno del governo su questo fronte, minimizzando le proteste e dichiarando che la decisione sul reddito di cittadinanza non sarà revocata nonostante le comunicazioni problematiche dall'INPS.