Il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, è intervenuto commentando i dati riguardo ad un crollo di prestiti per imprese e famiglie. L'ammontare complessivo, infatti, sarebbe in calo di 64 miliardi.
Il Centro studi di Unimpresa ha realizzato un rapporto mensile riguardo i crediti elargiti delle banche, in particolare il focus è sulle difficoltà dei clienti a rientrare e onorare le scadenze dei prestiti. L'aumento dei tassi ha necessariamente avuto un impatto sulla domanda dei prestiti bancari, con una riduzione del 5% solo nell'ultimo anno per le famiglie. Per le imprese, il segno negativo raggiunge l'8%.
Ad essere sensibilmente diminuito è l'ammontare dei prestiti personali, con un meno che sfiora la doppia cifra: -9,39%, che si traduce in 13,2 miliardi in meno nell'arco di un anno. Dall'altro versante, si ha un leggero aumento del credito al consumo ma resta decisamente contenuto rispetto a quanto accadeva negli anni precedenti (+5,14%).
Il vero shock riguarda il blocco sostanziale del mercato dei mutui, che si traduce in una serie di effetti negativi su tutto il comparto economico. Dallo stop al mercato immobiliare a conseguenze deleterie per edilizia, mobilifici e tutto il comparto di categoria. Un crollo immobiliare che sembra non riguardare solo il caso italiano, con la Cina scossa dalle crisi dei suoi giganti del settore.