Lo strano confronto tra Stefano Bandecchi e Tomaso Montanari. Arbitri, moderatori e a volte terzo "contendente" Fedez e Davide Marra. Tutto fuorché noiosa l'ultima puntata di "Muschio selvaggio", il podcast in onda su Spotify e YouTube la cui ultima puntata è online da oggi, 13 novembre.
Più che un confronto una chiacchierata, talvolta animata, tra due persone spesso meno distanti di quanto si pensi. E tra l'altro disposti anche ad aprirsi, a rivelarsi. Come quando, in fase di "riscaldamento", i due si presentano parlando di come sia nato il proprio interesse per la politica. Montanari che ricorda una passione nata tra i banchi di scuola e pensando di "contribuire a risolvere ciò che non va"; Bandecchi che invece si oppone all'ingiustizia delle ingiustizie, ossia quando "già dai tempi delle Elementari vidi che alcune persone erano trattate in un modo e altre no". Montanari che però non vuole scendere in campo "perché a un certo punto finisci per chiederti dove finisca la propaganda e inizi il pensiero critico"; Bandecchi che invece non è spaventato da questo "perché io dentro al palazzo ci sono già entrato". Si parla allora di finanziamento ai partiti e Montanari si dichiara "d'accordissimo" con Bandecchi quando quest'ultimo dice che vorrebbe imporre per legge l'esclusivo finanziamento pubblico alla politica.
Il rettore dell'Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, intervenendo sul tema immigrazione scherza:
Ma a scaldare la puntata è proprio l'imprenditore e fondatore dell'Università degli Studi "Niccolò Cusano", Stefano Bandecchi, che punzecchia l'altro ospite sulla fuga dei cervelli.
Lunga, come comprensibile, la parte relativa all'università. E il sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa popolare, Bandecchi, è durissimo nel suo sfogo che si conclude con quello che ha tutta l'aria di essere un sospiro di sollievo.
In materia di tasse universitarie, il punto di vista di Montanari è preciso.
Ma è sull'obbligo di frequenza che Bandecchi torna a scaldarsi:
Il discorso si sposta sulla guerra in Medio Oriente, ma anche su aspetti paralleli a essa, come il boicottaggio di Zerocalcare a Lucca Comics per via del patrocinio dell'ambasciata israeliana. Una decisione aspramente criticata da Bandecchi, che tra l'altro ricorda il suo ban da Instagram. Marra lo paragona a Salvini e lui respinge al mittente, e in maniera anche piuttosto... robusta, il provocatorio accostamento, muovendo dubbi sul reale valore politico del vicepremier e leader della Lega.
Marra, ancora, ripropone l'intervista in cui Bandecchi parla anche di "spianare Gaza", ma il sindaco di Terni dice di non essersi pentito, chiarisce anzi il concetto e si dichiara d'accordo con Montanari quando questi mette in guardia:
Segue "duello" con Fedez.
Attacca Montanari:
Para e risponde Bandecchi:
Che poi è il dubbio e l'altro motivo (oltre a quello iniziale e alla sua idiosincrasia con l'attuale governo) per cui Bandecchi ha deciso di scendere in politica. Trasmissione vivace, no?