Nel rapporto non idilliaco esistente tra Pro Vita & Famiglia e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si aggiunge una nuova frattura relativa alla pulizia delle serrande dell'organizzazione.
Le minacce e gli insulti apparsi sui muri della onlus dopo l'assalto avvenuto durante il corteo di sabato scorso, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sono stati infatti cancellati dal servizio decoro urbano del comune di Roma.
Questa avvenuta cancellazione delle ingiurie sulle serrande dell'organizzazione non è però stata particolarmente gradita dai vertici dell'organizzazione che accusano l'amministrazione comunale - e in particolare il sindaco Gualtieri - di aver ordinato la pulizia delle serrande al solo scopo di "cancellare" i fatti di sabato 25 novembre, come spiega il portavoce Jacopo Coghe in questa intervista esclusiva per TAG24.
Coghe, Pro Vita accusa l'amministrazione comunale guidata da Roberto Gualtieri di aver intenzionalmente ricoperto le scritte fatte sulle vostre serrande durante la manifestazione. Perché questa interpretazione?
«I percorsi delle manifestazioni passano molto spesso davanti alla nostra sede in viale Manzoni: pertanto non è la prima volta che la nostra sede viene imbrattata.
In passato abbiamo ricevuto addirittura scritte ben peggiori di quelle dell'ultima volta. Eppure non è mai accaduto che il Comune intervenisse per pulire le scritte sui muri della nostra sede. Mai.
Non capiamo allora perché ci sia stata tutta questa solerzia nel pulire il più rapidamente possibile le serrande. Se il sindaco avesse mostrato la stessa solerzia nel manifestare solidarietà nei nostri confronti saremmo stati indubbiamente più contenti.
L'impressione è che si sia voluto levare il corpo del reato immediatamente».
Nei vostri post su X denunciate come, a causa di questo intervento del servizio decoro del Comune, non abbiate avuto la possibilità di scattare foto più dettagliate delle scritte sulle serrande. Dal momento dell'assalto, tuttavia, erano passate più di 48 ore. Davvero non c'è stato tempo?
«Sì, abbiamo avuto tempo. Anche perché ci sono le riprese dei giornali e dei telegiornali. Però ribadisco che non è mai successo che a 48 ore dalla manifestazione arrivassero puntuali gli addetti comunali a ripulire. Per questo ci poniamo queste domande».
Le mura della sede appartengono a Pro Vita & Famiglia?
«Sì».
Per questo dunque avete lamentato la necessità di essere avvisati circa la copertura?
«Sì, anche perché l'intervento del Comune non ha rimesso a posto la sede. Adesso noi dovremmo comunque levare tutta la vernice per poi rimetterla».
Ad oggi ancora nessuna manifestazione di solidarietà è pervenuta da parte del sindaco?
«Ancora niente: un silenzio totale e imbarazzante».