La telefonata tra il M5S e Di Maio è avvenuta o no? Giuseppe Conte ha negato ogni tipo di contatto con l'ex vice Premier mentre il ministro degli Esteri del Governo giallorosso (M5S-Pd) ha sostenuto il contrario. La telefonata-gate è ancora un caso irrisolto. Secondo La Repubblica un alto dirigente Cinquestelle avrebbe chiamato Luigi Di Maio subito dopo il duro attacco di Giorgia Meloni, con tanto di fax alla mano, nei confronti del leader pentastellato e del suo ex vice che ha infiammato il dibattito sul Mes, Meccanismo europeo di stabilità, al Senato.
Il presidente del Consiglio in un'Aula del Senato particolarmente tesa ha accusato il Governo Conte di aver "dato l'ok al Mes alla chetichella":
Non si è fatta attendere la replica di Conte che ha rispedito al mittente le accuse e ha chiesto l'intervento del Giurì d'onore:
ha risposto in un video su social Conte. La richiesta è stata accettata dal presidente Fontana.
Gli animi si sono calmati? Niente affatto. E nemmeno il dibattito Stando a quanto scrive La Repubblica, un importante dirigente del Movimento Cinque Stelle, attivo tuttora in Parlamento, nei giorni successivi all'accusa di Giorgia Meloni in Senato, avrebbe telefonato a Luigi Di Maio, oggi rappresentante speciale dell'Unione europea per il Golfo Persico, per chiedere cosa ne pensasse della vicenda Mes e provare a colpire l'avversario, La Repubblica scrive provare a "giocare di sponda".
Conte ha negato la telefonata ("non mi risulta, non ho bisogno di sponde") mentre Di Maio ha ammesso che la chiamata gli sia arrivata pur non volendo entrare nella polemica.
A questo punto la domanda è lecita. Chi è l'alto dirigente del M5S che avrebbe telefonato a Di Maio? Tag24.it sta cercando di scoprirlo. Chiara Appendino, vice-presidente dei 5 Stelle, ha detto chiaramente di non essere lei. Le ha fatto eco il capogruppo alla Camera dei 5 Stelle Francesco Silvestri che ha aggiunto: "Non so nemmeno chi possa essere, non ho chiesto perché non mi interessa".