Le minacce informatiche sono molte e tutte pericolose. Ce n'è una, però, che nel corso degli ultimi anni è andata assumendo un'importanza sempre maggiore agli occhi dell'opinione pubblica, il ransomware. Si tratta di un software maligno, grazie al quale gli hacker sono in grado di prendere in ostaggio interi sistemi informatici, sin quando le vittime non pagano un riscatto.
Se è nato nel lontano 1989, il ransomware è diventato tristemente famoso nel corso degli ultimi anni, a causa di attacchi condotti non solo contro aziende commerciali, ma anche contro le istituzioni sanitarie e altre infrastrutture critiche. Per capire meglio l'ampiezza del fenomeno, occorre ricordare che secondo l'IBM Security X-Force Threat Intelligence Index 2023, questo genere di attacco ha rappresentato il 17% di tutti quelli informatici del 2022.
Per ransomware si intende un tipo di malware (malicious software) che pur essendo veicolato in diversi modi si propone un obiettivo di fondo ben preciso: colpire sia sistemi individuali che reti di aziende commerciali, ospedali, aeroporti ed enti statali.
Se inizialmente l'attacco veniva condotto chiedendo un riscatto al soggetto colpito, con il trascorrere del tempo le strategie degli attaccanti si sono fatte sempre più pericolose. A fronte del tentativo di protezione delle reti informatiche, condotto tramite backup continui dei dati in essi contenuti, gli hacker hanno alzato il livello dello scontro. Sino a mettere in campo attacchi a a doppia e tripla estorsione.
Per attacchi a doppia estorsione si intendono quelli che a fronte del rifiuto di pagare il riscatto prevedono la minaccia di diffondere i dati sensibili delle reti attaccate online. Mentre sono considerati a tripla estorsione quelli che minacciano l'utilizzazione dei dati rubati al fine di attaccare i clienti o i partner commerciali della vittima.
In ognuno dei casi descritti, comunque, si tratta di attacchi che sono notevolmente facilitati dall'imprudenza di un gran numero di internauti. Le stesse forze dell'ordine cercano di mettere in guardia gli utenti ormai da anni, purtroppo senza grandi risultati, stando alle statistiche.
Di solito, gli hacker utilizzano i seguenti metodi per condurre le proprie campagne di ransomware:
Come abbiamo già accennato, molte aziende ed enti governativi hanno già iniziato a proteggersi dal ransomware, provocando un aggiornamento degli attacchi da parte degli hacker. Oltre al salvataggio dei dati sensibili, ci sono anche altri modi per cercare di erigere un muro di protezione verso questo genere di insidia. Tra i più efficaci, vanno senz'altro ricordati i seguenti:
In definitiva, per evitare di restare vittime di ransomware, e dover pagare riscatti per sbloccare il proprio computer, ci si può facilmente proteggere con un minimo di prudenza. Purtroppo non tutti seguono questa semplice linea di condotta, con risultati disastrosi.