Ironia del fato, tutti i più grandi campioni del calcio morti di recente ci hanno lasciato tra la fine del vecchio e l'inizio del nuovo. Si discostò, ma di poco, dal rito, Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre 2020. Altrimenti Pelé il 29 dicembre 2022, Gianluca Vialli il 5 gennaio 2023, Franz Beckenbauer il 7 gennaio 2024. Quattro occasioni in cui il mondo del calcio, letteralmente, si è fermato per rendere omaggio ai monumenti che lo hanno reso grande.
Lo dice l'ex attaccante dell'Inter e ancora dirigente dei bavaresi, Karl-Heinz Rummenigge. A proposito di Bayern, il club scrive:
Tedesco come il presidente del Cio, Thomas Bach, che va oltre il calcio.
Di Bekenbauer, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha voluto ricordare l'umiltà:
"Non lo chiamate libero!", dice all'Ansa Gianni Rivera, che ha ancora negli occhi quell'Italia-Germania di Città del Messico.
Per la Federcalcio italiana, Beckenbauer era giustamente "uno dei più grandi difensori nella storia di questo sport". La Figc, presidente Gabriele Gravina in testa, ha espresso le proprie condoglianze.
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