Pagamento pensioni febbraio 2024, la prima data utile per l’Inps sarà quella di giovedì 1°, con la conferma, per i pensionati, degli aumenti nel cedolino come già nella rata di inizio gennaio scorso. Anche per chi percepisce la pensione andando direttamente agli uffici delle Poste, il calendario per cognomi comincerà dal 1° febbraio 2024. Nel mese di gennaio, per via delle festività di inizio anno, i pagamenti delle pensioni erano iniziati il giorno 3.
Il pagamento del prossimo mese conferma gli aumenti già scattati a gennaio 2024 degli importi di pensione. Tali aumenti riflettono il tasso di inflazione rilevato dall’Istat per il 2023 e comunicato il 20 novembre scorso. In attesa della definizione del tasso definitivo, quello provvisorio - sul quale sono stati calcolati gli aumenti del 2024 - è pari al 5,4 per cento.
Proprio in questi giorni, l’Istituto di statistica dovrebbe comunicare il tasso definitivo. In caso di indice più alto di quello provvisorio, i pensionati avranno diritto all’aumento e agli arretrati per le mensilità di percezione della pensione, come già avvenuto nel 2023.
Con i pagamenti delle pensioni di febbraio 2024, si consolidano gli aumenti degli importi dovuti al tasso di inflazione del 2023, al momento rilevato al 5,4 per cento. Per effetto di questo tasso, le pensioni minime sono passate da 567,94 euro mensili del 2023 a 598,61 euro del 2024, con un incremento pari a 30,68 euro.
A questo importo, i percettori di pensione minima devono aggiungere anche l’incremento fisso del 2,7 per cento, un bonus previsto dalla legge di Bilancio 2024. Lo stesso bonus era previsto anche nella Manovra finanziaria del 2023 ma arrivò nei cedolini di pensione solo durante l’estate del 2023. Nuovi aumenti, dunque, sono attesi nel corso del 2024.
Aumentano anche le pensioni degli invalidi civili che, dal mese scorso, sono saliti da 316,25 euro a 333,33 euro al mese, con un incremento di 17,08 euro nel 2024. L’assegno sociale è passato, invece, dai 507,03 euro del 2023 ai 534,41 euro del 2024, con un incremento di 27,11 euro al mese.
Per tutti gli altri pensionati, l’aumento delle pensioni mensili segue il meccanismo già in vigore da qualche anno di indicizzazione degli importi al tasso di inflazione, a seconda di quanto sia alta la pensione stessa.
Per chi percepisce una pensione fino a quattro volte il trattamento minimo dell’Inps (fino a 2.271,76 euro lordi al mese), l’aumento è del 100% rispetto al tasso di inflazione del 5,4%. Quindi, l’aumento è pari proprio al 5,4%. Per le pensioni di importo pari al limite delle quattro volte, si stima un lordo di 122,68 euro e un netto di 95,84 euro in più nel cedolino mensile.
Per gli altri importi, la percentuale di perequazione al tasso di inflazione scende all’aumentare della pensione: