Momenti di tensione fra le forze della maggioranza al governo, in particolare Lega e Forza Italia. Se i leghisti Matteo Salvini ed Andrea Crippa avevano ricordato come Ilaria Salis fosse rimasta coinvolta in un attacco ad un gazebo della Lega qualche tempo fa, il vicepremier Antonio Tajani puntualizza la posizione sua e quella del suo partito.
"Sono da sempre garantista, non faccio polemiche con Salvini", ha dichiarato Tajani ad alcuni giornalisti. Secondo il vicepremier il ritorno di Salis in Italia può avvenire solo dopo la fine del suo processo in Ungheria.
Le dichiarazioni del leader leghista Salvini e del suo vice, Crippa, hanno creato qualche imbarazzo negli altri due partiti alleati al governo, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Se il primo al momento ha scelto la linea del silenzio, il secondo si è esposto per bocca del suo leader e ministro degli esteri Tajani.
Secondo la Lega, tutto il clamore attorno ad Ilaria Salis è ingiustificato, considerando che l'insegnante rimase per loro coinvolta in un assalto ad un gazebo della Lega qualche tempo fa. In realtà, una sentenza giudiziaria ne ha dimostrato l'estraneità rispetto a quell'accusa, ma l'idea leghista sembra che Salis se la sia un po' "cercata" intervenendo contro una manifestazione neonazista in Ungheria.
Il vicepremier Tajani sceglie di non intervenire su questo specifico punto, ma spiega così il suo punto di vista:
Le condizioni dei detenuti nelle carceri ungheresi mettono a dura prova le persone lì detenute e la Corte europea dell'uomo aveva condannato in passato l'Ungheria per questa violazione. Per Tajani non è possibile anticipare il ritorno in Italia di Salis, per permetterle di scontare la sua eventuale detenzione in condizioni più dignitose: