In Cina, con un fabbisogno di energia elettrica di settemila seicento miliardi di Chilo – Watt / ora rilevati da gennaio a ottobre del 2023 e la necessità di ridurre le emissioni inquinanti, le fonti rinnovabili sostengono la transizione energetica.
Una delle maggiori problematiche che il dragone ha dovuto affrontare negli ultimi decenni, con un’economia in forte espansione e trainata dall’attività industriale, è quella associata alle emissioni inquinanti.
L’attività industriale, necessaria per garantire a Pechino ottimi livelli di esportazioni globali e con elevate emissioni di gas serra, ha contribuito notevolmente al degrado della qualità dell’aria.
Tuttavia, negli ultimi anni, il dragone ha stanziato considerevoli investimenti per la progettazione e la realizzazione di numerosi impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Da un rapporto fornito dalla CEC – China Electricity Council, l’ente che rappresenta l’industria cinese, Pechino ha intrapreso una politica di sviluppo energetica per ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.
I dati pubblicati, che permettono di analizzare il mix energetico del dragone, mostrano una crescita costante delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico nazionale cinese.
Il dragone, osservando il report pubblicato il trentuno dicembre 2023, con un mix energetico composto al quaranta percento dal carbone e al trentasei percento dalle fonti rinnovabili, mostrava ancora la dipendenza dalle fonti energetiche fossili.
I dati forniti nel nuovo report, pubblicati a pochi giorni di distanza dal precedente, mostrano come Pechino ha invertito la tendenza.
Con la previsione di ottenere, entro la fine del 2024, un mix energetico nazionale composto al quaranta percento dalle fonti energetiche rinnovabili e al trentasette percento dal carbone, Pechino punta dritto verso un modello energetico sostenibile.
La Cina, con le politiche energetiche globali orientate verso la transizione energetica attraverso l’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili, ambisce sia alla sostenibilità energetica sia alla leadership globale dei nuovi impianti green istallati.
Con decenni d’investimenti, che hanno permesso di realizzare svariate infrastrutture energetiche per la produzione di energia elettrica rinnovabile e il potenziamento del sistema elettrico nazionale per renderlo idoneo alla connessione degli impianti green, il dragone vanta primati a livello globale.
Pechino, con gli investimenti stanziati per la tecnologia eolica, è uno dei principali leader globali nella produzione di energia elettrica rinnovabile.
Il parco eolico Jinquan Wind Power Base, realizzato nella regione di Gansu vicino la città di Jinquan, formato da più di settemila turbine eoliche ad asse orizzontale e con una produzione di ventimila Mega – Watt di energia elettrica rinnovabile, è il parco eolico più potente al mondo.
Un impianto con potenza complessiva di ventidue Mega – Watt, realizzato dalla società Chengdu Engineering Corporation Limited nella regione autonoma del Tibet e composto da dieci turbine ad asse orizzontale, è il parco eolico on-shore istallato più in alta quota.
Nella città di Nagquka nel Tibet settentrionale, per battere il record dell’impianto eolico più potente e installato in un sito con altezza più elevata al mondo, la China Energy Investment Corporation ha realizzato un parco eolico da cento Mega – Watt di potenza.
Il 2023, con duecentosedici Giga – Watt di nuove istallazioni di fonti rinnovabili, è l’anno dei record per la transizione energetica della Cina.
In dodici mesi, secondo i dati forniti da NEA – National Energy Administration, il dragone ha coperto più della metà delle nuove istallazioni fotovoltaiche a livello globale.
Inoltre, nei soli dodici mesi del 2023, la Cina ha istallato più pannelli fotovoltaici di quanti gli USA ne abbiano mai istallati.
Il 2023, con oltre il cinquanta percento in più rispetto al 2022 di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica green con le fonti rinnovabili, è stato un anno record per la transizione energetica della Cina.
Nel 2022 il dragone ha istallato 87,41 Giga – Watt di nuovi impianti fotovoltaici, fondamentali per ridurre sia la dipendenza dalle fonti energetiche fossili sia le emissioni inquinanti.
Nel 2023, con il costo dei moduli fotovoltaici diminuito del quarantadue percento rispetto ai dodici mesi precedenti, Pechino ha potuto battere agevolmente il record acquisito nell’anno precedente.
Secondo le previsioni della CEC – China Electricity Council, l’ente che rappresenta l’industria cinese, il trend positivo delle nuove istallazioni d’impianti per la produzione di energia elettrica rinnovabile continuerà anche nel 2024.
Per la Cina, con la transizione energetica sostenuta da notevoli investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili, si apre una nuova era tra efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
Ciò che stupisce e permette di riflettere sulla potenza economica messa in campo dal governo del dragone, per sostenere il processo di transizione energetica del paese, è il netto vantaggio con il quale Pechino raggiungerà gli obiettivi.
Nel 2024, con un totale di mille duecento Giga – Watt d’impianti rinnovabili istallati fino ad ora, Pechino potrà raggiungere gli obiettivi della transizione energetica fissati per il 2030.
Con anni d’investimenti economici associati alla tecnologia associata alle fonti energetiche rinnovabili, indispensabili per la transizione energetica, la Cina pone le basi per un futuro energeticamente sostenibile.
La Cina, con un fabbisogno energetico di 7.600 miliardi di chilowatt/ora tra gennaio e ottobre 2023, s’impegna nella transizione energetica, per ridurre le emissioni inquinanti associate alla sua crescita economica e all’attività industriale.
Nonostante la dipendenza dal carbone, gli investimenti stanziati per le energie rinnovabili stanno portando a un cambio rilevante della struttura del mix energetico di Pechino.
Secondo il rapporto della CEC (China Electricity Council), il mix energetico cinese mostra un aumento costante delle fonti rinnovabili, passando dal 40% di carbone e 36% di fonti rinnovabili a una proiezione del 40% di fonti rinnovabili e 37% di carbone entro la fine del 2024.
Questa inversione di tendenza, ottenuta in tempi relativamente brevi, riflette gli sforzi di Pechino verso un modello energetico sostenibile.
La Cina, con un focus globale sulla transizione energetica e notevoli investimenti in fonti rinnovabili, sta emergendo come leader mondiale in questo settore.
Con primati come il parco eolico Jinquan Wind Power Base, il paese sta ottenendo record nella produzione di energia rinnovabile.
Nel 2023, la Cina ha installato oltre 200 Giga - Watt di nuove fonti rinnovabili, superando gli USA.
Il 2023, con la diminuzione del 42% del costo dei moduli fotovoltaici e con oltre il 50% in più di nuovi impianti green istallati rispetto al 2022, è stato un anno record per la transizione energetica del dragone.
La Cina sembra destinata a raggiungere gli obiettivi della transizione energetica fissati per il 2030 già nel 2024, dimostrando la potenza economica e l'impegno del governo cinese per un futuro energeticamente sostenibile.