Nel carcere Montorio di Verona un detenuto di origini ucraine si è impiccato nella sua cella. L'ennesimo dei suicidi nelle carceri italiane, il cui conto dall'inizio del 2024 è già arrivato a 15 morti.
La politica torna a domandarsi cosa fare a tal proposito ed il capogruppo di Italia Viva al Senato Ivan Scalfarotto chiede al governo di intervenire per fermare questa triste vicenda. Il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin chiede di non considerare queste morti come fatti ineluttabili.
L'ultimo suicidio in carcere è avvenuto nella struttura di Montorio, a Verona, nella serata di ieri 3 febbraio. Un detenuto di origini ucraine, appena dimesso dal reparto psichiatrico, si è impiccato nella sua cella. In precedenza aveva tentato di tagliarsi la gola, cosa che aveva richiesto un urgente ricovero in ospedale.
Il fatto è avvenuto nello stesso carcere dove è detenuto Filippo Turetta, che aveva assassinato qualche tempo fa l'ex fidanzata Giulia Cecchettin, ma è anche lo stesso carcere dove a metà gennaio un altro detenuto si era suicidato.
Il conto delle morti in carcere sale a 15 dall'inizio del 2024. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, a tal proposito ha commentato:
Se la polizia penitenziaria chiede più assunzioni, alcuni politici hanno sfruttato quest'occasione per esprimere il proprio parere sui suicidi nelle carceri. Ivan Scalfarotto (Italia Viva) ha affermato durante una discussione in Commissione Giustizia in Senato:
Un atto di accusa verso un governo che ha dimostrato in questi mesi di essere molto interessato alla moltiplicazioni dei reati che portano alla reclusione in carcere. Pierantonio Zanettin (Forza Italia), nella stessa Commissione in Senato, ha però ribattuto: