Stipendi docenti e personale Ata, sono in arrivo gli aumenti e gli arretrati del nuovo contratto scuola: si conoscono già le cifre degli incrementi in busta paga per effetto dell'anzianità di servizio o della posizione professionale, mentre è sicuro che tutte le nuove voci di aumento non arriveranno nel cedolino NoiPa di febbraio 2024 ma bisognerà attendere ancora.
Con la firma del nuovo contratto della scuola per il triennio 2019-2021 arrivata il 18 gennaio scorso, l'intero comparto dell'Istruzione e della Ricerca (1.232.248 dipendenti dei quali 1.154.993 lavoratori di scuola e Afam, inclusi gli 850.000 insegnanti e i 77.255 dipendenti delle università e degli enti di ricerca, esclusi i professori universitari) godrà di incrementi nella busta paga mensile e arretrati per il ritardo con il quale è arrivata la firma definitiva.
Per i docenti gli incrementi in busta paga con il nuovo contratto scuola arrivano a 124,40 euro di media, mentre per per il personale Ata l'aumento medio si ferma a 96 euro. Più consistenti gli aumenti ai direttori amministrativi (Dsga), ai quali andranno 197,50 euro lordi in più al mese.
Gli arretrati sono calcolati sulla Retribuzione professionale del docente (Rpd) e spettano in base all'anzianità di servizio; per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), invece, il calcolo si fa sul Compenso individuale accessorio (Cia) e dipende dal profilo professionale. Entrambe le voci sono calcolate per il biennio 2022-2023 per un totale di 24 mensilità.
Conti alla mano, l'indennità Rpd dei docenti spetta:
L'amministrazione pubblica verserà queste somme insieme all'indennità una tantum stabilita nel nuovo contratto scuola, che per gli insegnanti è pari a 63,84 euro, a prescindere dall'anzianità di servizio. Complessivamente, ai docenti spettano quindi arretrati pari a:
Analogamente, per quanto riguarda il personale Ata, ai collaboratori e agli operatori andranno 6,70 euro a titolo di Compenso individuale accessorio (Cia), per arretrati di 160,80 euro; agli assistenti, invece, andranno 7,40 euro e arretrati per 177,60 euro. L'amministrazione pubblica verserà queste somme insieme all'indennità una tantum stabilita nel nuovo contratto scuola, che per gli Ata e i funzionari ed elevata qualificazione è pari a 44,11 euro, a prescindere dall'anzianità di servizio. Qui, invece, gli arretrati dei docenti che sono andati già in pensione nel 2023.
Pertanto, il totale in arrivo in busta paga è pari a 211,61 euro per i collaboratori e gli operatori e a 229,11 euro per gli assistenti. I funzionari hanno arretrati da calcolare per 65,00 euro al mese per 24 mesi, pari a 1.560 euro. Compresa l'indennità di 44,11 euro, il totale è di 1.669,11 euro.
Nel cedolino di busta paga Noipa del mese di febbraio 2024 non sono presenti arretrati spettanti a titolo di rinnovo del contratto scuola 2019-2021. È probabile, dunque, che il pagamento di quanto dovuto al personale della scuola slitti al cedolino di marzo prossimo.