Dopo la tentata violenza sessuale era arrivata la denuncia, che si è conclusa oggi con l'arresto dell'aggressore. Sospiro di sollievo per una ragazza di 16 anni, che era stata aggredita lo scorso 24 gennaio a Ragusa da un ragazzo di 26 anni.
Il riconoscimento è avvenuto in questura e ciò ha portato gli inquirenti a convalidare l'arresto per il 26enne.
Il fatto è avvenuto attorno all'ora di pranzo dello scorso 24 gennaio, nei pressi di Villa Margherita a Ragusa. Una ragazza di 16 anni (di origini arabe) stava rincasando una volta terminate le lezioni, quando è stata aggredita alle spalle da un ragazzo di 26 anni, cittadino albanese.
Il 26enne si era già parzialmente denudato quando l'intervento di una passante ha scongiurato la violenza sessuale. La 16enne, visibilmente provata dall'avvenimento, aveva subito raccontato il tutto al fratello e ai suoi parenti, che l'avevano poi accompagnata al comando dell’Arma la sera stessa dell'aggressione.
La testimonianza della ragazza, ascoltata anche da una psicologa esperta nel trattamento di questo genere di traumi, si è rivelata utile agli inquirenti per avviare le indagini. Anche i genitori della 16enne si sono attivati con delle indagini private, riuscendo poco tempo dopo a rintracciare l'aggressore.
Dopo aver cercato di ottenere spiegazioni sul grave episodio, i genitori della ragazza l’hanno fotografato ed hanno inviato le immagini alla propria figlia, che lo ha riconosciuto. Una volta identificato, il ragazzo è stato messo in stato di fermo dai Carabinieri: oggi il giudice preliminare ha confermato le misure cautelari per un possibile pericolo di fuga da parte dell'indagato.
La certezza che fosse lui l'aggressore è avvenuta in questura, dove la 16enne e suo fratello erano andati per firmare atti relativi alla denuncia presentata qualche ora dopo la tentata violenza sessuale.