21 Feb, 2024 - 10:14

Pensione 2024: arriva l’ok dall’INPS spetta un assegno per 13 mensilità per i nati tra il 1957 e il 1966 con pochi o senza contributi! Ecco quanto prende chi non ha mai lavorato

Pensione 2024: arriva l’ok dall’INPS spetta un assegno per 13 mensilità per i nati tra il 1957 e il 1966 con pochi o senza contributi! Ecco quanto prende chi non ha mai lavorato

Quanto ammonta la pensione senza contributi nel 2024? Quale pensione per chi non ha mai lavorato? Chi non ha mai lavorato a 67 anni che prende la pensione? L’INPS eroga la prestazione economica previdenziale in favore di coloro che hanno maturato un accumulo contributivo idoneo a soddisfarne il requisito per la misura per cui è stata presentata la richiesta.

La pensione viene riconosciuta tenendo conto sia dei requisiti di accesso al trattamento sia delle condizioni, se previste. Chiusa questa breve, ma significativa parentesi, vediamo insieme cosa spetta di pensione a chi non ha mai lavorato o possiede un minimo di contribuzione.

Pensione senza contributi 2024

Come detto, l’INPS eroga la pensione a coloro che hanno maturato un idoneo montante contributivo. Ad esempio, per la pensione di vecchiaia occorrono 20 anni di contributi, salvo deroghe che permettono un ridotto montante contributivo di 5 o 10 anni a seconda dei casi.

Per la pensione anticipata Quota 103 sono necessari 41 anni di versamenti. Per l’anticipo pensionistico Ape sociale, bastano almeno 30 o 36 anni di versamenti contributivi a seconda della categoria di lavoro che accede al trattamento, mentre per la pensione anticipata Opzione donna occorrono almeno 35 anni di versamenti.

Alla luce di queste indicazioni, appare chiaro che senza soddisfare il requisito contributivo non si ottiene alcun trattamento previdenziale.

Tuttavia, coloro che non hanno mai lavorato o possiedono un montante contributivo ridotto al minimo, possono accedere alle prestazioni assistenziali previste dal sistema previdenziale italiano; vediamo insieme qual è la pensione senza contributi per il 2024.

Chi non ha mai lavorato a 67 anni pensione prende?

 I nati tra il 1957 e il 1966, se non hanno maturato un idoneo accumulo contributivo per l’accesso alla pensione, possono richiedere l’erogazione delle prestazioni assistenziali.

Va detto che in Italia la pensione di vecchiaia viene rilasciata al compimento dei 67 anni di età, mentre per la misura Quota 103 occorre raggiungere i 62 anni di età; poco in più per l’anticipo Ape sociale, per cui servono 63 anni e 5 mesi, e infine, per Opzione donna viene rilasciata al compimento di 61 anni di età (se maturati i requisiti entro il 31 dicembre 2023).

L’INPS ricorda che non è possibile ottenere la pensione senza requisiti anagrafici e contributivi, oltre alle condizioni, se previste dalla misura di cui si richiede l’accesso.

Quanto ammonta la pensione senza contributi nel 2024?

La pensione sociale, definita dalla norma "assegno sociale", rappresenta un sussidio in favore delle persone che non hanno perfezionato i requisiti per l’accesso alla pensione, ma hanno compiuto l’età pensionabile e non possiedono i mezzi necessari al proprio sostentamento.

Pertanto, in presenza delle condizioni previste dalla legge, l’INPS eroga l’assegno sociale alle persone che non hanno mai lavorato. L’importo del sussidio è pari a 534,40 euro al mese ed include anche la tredicesima mensilità.

Possono richiedere il beneficio tutti i cittadini (italiani e stranieri) residenti sul suolo nazionale e che vivono in situazioni economiche precarie.

È importante notare che l’assegno sociale è una prestazione assistenziale, il cui importo è condizionato dalla presenza di un reddito personale non superiore a 6.947,33 euro all’anno; mentre se coniugato, il limite da non superare è pari a 13.894,66 euro all’anno.

Assegno di inclusione 2024

I nati tra il 1957 e il 1966, che nel corso della carriera lavorativa non hanno accumulato un'adeguata contribuzione tale da permettere l’accesso alle prestazioni economiche previdenziali rilasciate dall’INPS, possono richiedere l’Assegno di inclusione.

L’INPS rilascia il sussidio a fronte di diversi requisiti (cittadinanza, reddito, residenza e altri), ma soprattutto in favore delle famiglie composte da minori, disabili e over 60 con situazioni di disagio economico.

L’importo dell’Assegno di inclusione varia in base alla composizione del nucleo familiare e alla scala di equivalenza applicata.

L’integrazione al reddito corrisponde all’importo pari a 6.000 euro all’anno, con possibilità di incremento fino a 7.560 euro all’anno. In ogni caso, l’INPS non eroga un importo inferiore a 480 euro annui.

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Antonella Tortora
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