Pensione domanda entro il 31 marzo, per chi? L'INPS accetta le richieste di anticipo pensionistico a 63 anni e 5 mesi se presentate entro marzo 2024, mediante la richiesta di certificazione del diritto alla pensione. Coloro che non riescono a farlo entro tale data hanno almeno due ulteriori opportunità. Ora analizziamo nel dettaglio le caratteristiche della misura e a chi si rivolge questa opzione pensionistica.
Nella legge di Bilancio sono state modificate le condizioni per l'accesso all'anticipo pensionistico Ape sociale, aggiungendo 5 mesi di requisito. Queste modifiche non rispondono alle esigenze dei lavoratori nel sistema previdenziale. Il più delle volte, le misure pensionistiche più utilizzate dai lavoratori subiscono delle variazioni tali da renderne difficoltoso l’accesso. Il problema riguarda l’assenza di risorse finanziarie che ha spinto il Governo Meloni ha inasprire le condizioni di accesso alla pensione.
Attualmente, i lavoratori che rientrano nei requisiti e condizioni previsti per l’accesso all’anticipo pensionistico Ape sociale possono presentare la domanda per richiedere la certificazione del diritto alla pensione e contestualmente presentare anche la domanda per l’accesso al trattamento al fine di non perdere i ratei maturati. Vediamo come.
Riceviamo numerose domande sulla possibilità di ritirarsi dal lavoro a 63 anni. In merito, l’INPS ha fornito diverse indicazioni sui requisiti e le condizioni indispensabili per l’accesso all’Ape sociale.
A quanto pare, per il 2024 l’accesso allo strumento viene garantito a coloro che compiono 63 anni e 5 mesi con un montante contributivo di 30 o 36 anni e appartengono a una delle categorie di maggior tutela previste dalla normativa.
L’anticipo pensionistico Ape sociale è una prestazione previdenziale totalmente garantita dallo Stato italiano. Questa prestazione consente a determinate categorie di aventi diritto di accedere a un piano di prepensionamento agevolato. Pertanto, possono accedervi i lavoratori che risultano disoccupati, caregiver, invalidi civili e lavoratori gravosi. È importante notare che per ogni categoria di lavoratori la normativa prevede specifiche condizioni da soddisfare.
Ad esempio, per i disoccupati è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. L’INPS accoglie la richiesta, a condizione che si sia consumata integralmente la prestazione per la disoccupazione da almeno 18 mesi. Per le altre condizioni si rimanda alla pagina ufficiale dell'INPS.
Infine, l'indennità è incompatibile con l’erogazione dei trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, incluso l'assegno di disoccupazione (ASDI). Inoltre, la misura non è compatibile con l'indennizzo per la cessazione dell'attività commerciale."
Le persone che compiono 63 anni e 5 mesi e rientrano nei requisiti e condizioni previsti dalla norma possono presentare la richiesta per il rilascio del certificato di diritto alla pensione. La domanda potrà essere inoltrata entro il 31 marzo e il 15 luglio 2024. Tuttavia, è possibile presentare la domanda anche entro il 30 novembre 2024, ma in quest’ultimo caso la richiesta è subordinata alla disponibilità delle risorse.
L’INPS ricorda che si tratta della richiesta di verifica dei requisiti e che la vera domanda per l’accesso al trattamento potrà essere presentata dopo aver ricevuto l’esito della richiesta. Tuttavia, per coloro che soddisfano tutti i requisiti con la cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato possono presentare entrambe le domande al fine di non perdere ratei di trattamenti.