Anziché chiarire gli schieramenti di campo, l'indicazione di Domenico Lacerenza a candidato presidente della Basilicata per il cosiddetto 'campo largo' ha scombussolato ancor di più lo schieramento progressista lucano, preso alla sprovvista da una nomina maturata nell'arco di un pomeriggio e non concordata, specialmente per quanto riguarda il Partito democratico, dai vertici nazionali con i dirigenti e gli amministratori locali.
Ma non solo: la candidatura di Lacerenza - "catapultato dell'impresa" per sua stessa ammissione - ha apertamente escluso dall''ingresso nella coalizione Azione di Carlo Calenda, intenzionato dopo le elezioni a Sardegna a ragionare, almeno a livello regionale, con 5S e Pd. E Italia viva?
Come dichiarato da Matteo Renzi oggi, il candidato presidente che Italia viva sosterrà alle prossime elezioni regionali in Basilicata sarà deciso dai dirigenti locali, senza decisioni calate dall'alto da Roma. Se nessuna scelta è stata presa, tuttavia, l'antica amicizia di Renzi con Bardi non fa certamente escludere la possibilità che il partito possa decidere di supportare il candidato del centrodestra, sfilandosi dal campo largo con cui, a dir la verità, non esistono grandi affinità.
Per conoscere quali ragionamenti sta facendo il gruppo dirigente lucano di Italia viva, la redazione di TAG24 ha raggiunto Luca Braia, già assessore alle Politiche agricole e forestali della Basilicata e, nella legislatura che volge al termine, capogruppo di Italia viva in Consiglio regionale.
Consigliere Braia, lei su Facebook ha scritto che "da mesi si cerca l'unità necessaria per competere e provare a vincere per governare, ma ogni giorno che passa è evidente che a qualcuno vincere non interessa". A chi si riferiva? Quale schieramento sceglierà Italia viva alle prossime regionali in Basilicata?
«Il messaggio contenuto in quel post è abbastanza chiaro. Non gradiamo la decisione verticistica presa dal Partito democratico e del Movimento 5 Stelle che, di fatto, hanno escluso dal tavolo del confronto per arrivare a una condivisione di nomina. Evidentemente questa è una partita che intendono giocare da soli. Se è così non c'è problema: tuttavia è chiaro che non condividiamo questo metodo.
Tra l'altro, è notizia diffusa che ci sia un grande dibattito tra la base e i vertici del Pd sulla decisione presa. Noi osserviamo con dispiacere quello che sta succedendo, ma abbiamo la consapevolezza che Italia viva farà la scelta giusta nell'interesse della Basilicata. Continueremo nei prossimi anni ad essere protagonisti e lavorare come oggi, senza creare inutile tensioni».
Italia viva ha già preso la sua decisione?
«Stiamo osservando le ultime evoluzioni, dato che sembra di capire che il candidato annunciato ieri è in discussione. Se ci saranno evoluzioni, le valuteremo. Certamente giudichiamo in modo negativo quello che è successo».
Sarebbe possibile per Italia viva appoggiare il presidente Vito Bardi?
«Nel corso degli ultimi cinque anni abbiamo criticato Bardi per alcuni provvedimenti, assumendo sempre una posizione costruttiva. Tuttavia con lui un dialogo rispettoso - dal punto di vista umano ancor prima che politico - non è mai stato chiuso.
Abbiamo registrato con piacere la volontà del centrodestra e di Bardi in particolare di aprire ai moderati, con una disponibilità che non abbiamo visto nel centrosinistra. Detto questo non ci sono definizioni che possiamo ufficializzare: stiamo osservando, anche in base ai programmi che per noi sono fondamentali.
Le battaglie che abbiamo condotto in questa legislatura sono il riferimento essenziale per qualsiasi forma di sostegno: siamo convinti di poter essere portatori sani di proposte su cui lavorare. Decideremo in base a questo».