22 Mar, 2024 - 08:37

Welfare aziendale e mobilità sostenibile: implicazioni fiscali da sapere

Welfare aziendale e mobilità sostenibile: implicazioni fiscali da sapere

A oggi le aziende sono sempre più orientate verso l'adozione di piani di welfare aziendale che includano servizi di mobilità sostenibile. Questa tendenza non solo risponde alle crescenti esigenze sociali ed ambientali, ma si inserisce anche in un contesto normativo che favorisce tali iniziative. In particolare, il focus si posiziona sull'implementazione di applicazioni dedicate che facilitano l'accesso a servizi di mobilità ecocompatibili per i tragitti casa-lavoro, e viceversa, rientrando in un quadro di benefici fiscali previsti dalla legislazione.

Piani di welfare aziendale e mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile, parte integrante dei piani di welfare aziendale, mira a ridurre l'impatto ambientale e a promuovere uno stile di vita più salutare tra i dipendenti. Servizi come car-sharing, bike-sharing, e l'uso di mezzi pubblici, offerti attraverso piattaforme tecnologiche dedicate, rispondono a questi obiettivi.

Un piano di welfare aziendale che incorpora servizi di mobilità sostenibile rappresenta una soluzione innovativa per promuovere pratiche dal punto di vista ambientale responsabili tra i dipendenti, contribuendo al contempo alla riduzione dell'impatto ambientale urbano. La progettazione di applicazioni specifiche per l'accesso a tali servizi da un lato facilita la gestione dei benefici offerti e dall’altro estende anche l'opportunità a imprese terze, ampliando l'impatto positivo di tali iniziative.

Servizi di mobilità incluse nel piano di welfare aziendale

I servizi proposti attraverso queste applicazioni spaziano dal car-sharing esclusivamente con veicoli elettrici, alla ricarica di veicoli elettrici, passando per il bike e scooter-sharing elettrici, fino all'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale.

La fruizione di questi servizi da parte dei dipendenti viene gestita attraverso l'app, che permette la prenotazione e l'utilizzo dei servizi con addebito diretto all'azienda, entro limiti di spesa predeterminati.

Particolare attenzione viene riservata ai dipendenti che non possono accedere a questi servizi, come coloro che dispongono di un'auto aziendale. Inoltre, l'approccio flessibile permette ai dipendenti di adattare il mezzo di trasporto sostenibile alle proprie necessità, con la possibilità di modificare la scelta nel corso dell'anno, garantendo così una personalizzazione del servizio.

Implicazioni fiscali e normativa di riferimento

L'adozione di tali servizi di mobilità sostenibile si colloca in un contesto normativo favorevole. Secondo l'articolo 51, comma 2, lettera f), del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), i vantaggi derivanti dall'utilizzo di servizi riconosciuti dal datore di lavoro per fini di mobilità sostenibile non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente, favorendo così l'adozione di tali pratiche da parte delle aziende.

Questo include diverse tipologie di vantaggi, come quelli legati alla mobilità sostenibile, purché siano riconosciuti dal datore di lavoro e offerti a tutti i dipendenti o a specifiche categorie di essi. Importante è che questi servizi perseguano finalità di utilità sociale, come l'educazione, la ricreazione, o il supporto alla mobilità sostenibile.

Sebbene la deducibilità dei costi sostenuti per l'erogazione dei benefit non fosse oggetto specifico di questa analisi, è importante sottolineare che l'inclusione dei servizi di mobilità sostenibile nei piani di welfare aziendale può portare significativi vantaggi fiscali per le aziende. Questi vantaggi includono la possibilità di dedurre le spese relative ai servizi di mobilità sostenibile, nel rispetto delle disposizioni legislative e delle percentuali di deducibilità previste.

Criteri di erogazione e fruizione dei servizi di mobilità

Per garantire la conformità alla normativa e ottenere i relativi benefici fiscali, l’Agenzia delle Entrate afferma che i servizi di mobilità devono essere offerti in natura e non come equivalenti monetari. Inoltre, devono essere accessibili a tutti i dipendenti o a categorie specifiche, senza discriminazioni. Un'attenzione particolare va riservata alla gestione dei plafond di spesa e all'esclusione dei dipendenti che già beneficiano di fringe benefit come l'uso di autovetture aziendali.

Le applicazioni dedicate alla gestione dei servizi di mobilità sostenibile rappresentano uno strumento fondamentale per facilitare l'accesso e il controllo dei benefit. Queste piattaforme permettono ai dipendenti di prenotare i servizi desiderati, offrendo al contempo al datore di lavoro la possibilità di monitorare l'utilizzo e di assicurare il rispetto dei limiti di spesa prefissati.

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Daniele Sforza
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