Chi è Marina Brambilla? Si tratta della nuova rettrice dell’Università statale di Milano che entrerà in carica dal 1° ottobre 2024 fino al 30 settembre 2030.
La donna ha raccolto 1.651 preferenze contro le 644 del suo sfidante, Luca Solari, diventando così la prima donna alla guida del prestigioso Ateneo.
Ci sono voluti 100 anni ma ce l’abbiamo fatta, ha commentato la nuova direttrice, subito dopo la conferma dell’elezione. Con lei nel ruolo di rettrice ora, tutti e tre gli Atenei pubblici di Milano (UniMi, Bicocca e Politecnico) sono guidati da donne.
Saranno sei anni complessi, caratterizzati da transizione ambientale e digitale, con importanti impegni verso il territorio, il Paese e Campus Mind, ha spiegato Brambilla, parlando delle sfide che la attendono.
La neo eletta ha poi sottolineato anche l’importanza del dialogo e della riflessione dichiarando la sua volontà di far rimanere gli atenei dei luoghi di confronto e di libertà, oltre che di passione e discussione.
Nata e cresciuta a Milano nel 1973, dal 2018 fa parte della governance dell’attuale rettore Elio Franzini come prorettrice ai servizi per la didattica e agli studenti.
Ha iniziato a lavorare alla Statale di Milano nel 2003 dopo aver conseguito una laurea alla Iulm e un dottorato in Lingua e Letteratura tedesca all’università di Pavia.
Ad oggi è docente di linguistica tedesca e nota alle cronache per esser stata una figura importante della cosiddetta no tax area a 30mila euro di Isee, consentendo ad uno studente su due di essere esonerato dal pagamento delle tasse universitarie.
Durante la sua carriera ha svolto un’intensa attività didattica e di ricerca, affiancando a queste anche l’impegno nel servizio all’Ateneo. Il tutto concretizzatosi in numerose deleghe e nella carica di Prorettrice delegata alla Programmazione e all’Organizzazione dei Servizi per gli Studenti.
Ha poi contribuito a creare il Centro Linguistico di Ateneo, SLAM, di cui è la presidente. È poi responsabile di numerose iniziative che comportano collaborazioni con partner istituzionali come Regione Lombardia, Comune di Milano ma anche i principali Ministeri.
Tra i suoi incarichi figura anche quello di project leader dello Spoke 1 Rigenerazione urbana dell’ecosistema dell’innovazione MUSA (PNRR). Qui coordina attività di ricerca e interazione con il territorio in un progetto volto alle evoluzioni urbane, come MIND e Città Studi.
Tra i punti del suo programma di elezione vi è proprio quello di rendere Campus Mind e Città Studi dei centri del sapere di riferimento per le scienze sociali, umane e scientifiche a livello nazionale e internazionale. Valorizzare la ricerca scientifica, creare nuove infrastrutture, consolidare i poli di medicina con il territorio e rafforzare i rapporti con il sistema sanitario nazionale.
Infine, da rettrice, uno degli obiettivi che si pone è quello di concentrare l'attenzione sulla componente studentesca sia sotto il profilo dell’offerta formativa che dei servizi. Sviluppare poi il welfare inteso non solo come benessere della persona ma anche come crescita formativa, valoriale ed economica.
Elezioni, quelle che hanno portato alla guida di Marina Brambilla, particolarmente serrate. Nel primo turno dello scorso 3 e 4 aprile, la docente di linguistica tedesca aveva ottenuto 1380 preferenze su 4.851 aventi diritto, non abbastanza per raggiungere la maggioranza assoluta. Per questo è stato necessario andare al secondo turno di votazioni.
Ad una nuova votazione, insieme a lei sarebbe dovuto andare il penalista Gianluigi Gatta, giunto secondo con 753 voti, ritiratosi però dalla competizione. Al ballottaggio è dunque andato Luca Solari, professore di Organizzazione aziendale, che però non ha convinto la maggioranza.
Sulla vita privata di Marina Brambilla non si sa molto. Non si è a conoscenza se sia sposata o se abbia dei figli.
Sappiamo però che tra i suoi interessi di ricerca figurano la linguistica e le implicazioni sociali e culturali, la traduttologia, i linguaggi settoriali e specialistici e la linguistica cognitiva.
Tutti argomenti che l’hanno portata alla pubblicazioni di alcuni libri dall'importante interesse scientifico. Tra questi troviamo "Genere, Disabilità, Linguaggio, Progetti e prospettive a Milano" pubblicato nel 2021 in collaborazione con altre colleghe.