15 Aug, 2025 - 11:38

Chi erano Alexandra Gheorghe e Marco Stagi, i due alpinisti morti sul Monte Rosa: "Si erano persi"

Chi erano Alexandra Gheorghe e Marco Stagi, i due alpinisti morti sul Monte Rosa: "Si erano persi"

Si chiamavano Alexandra Gheorghe e Marco Stagi e avevano rispettivamente 36 e 34 anni i due alpinisti italiani morti sul Monte Rosa. Secondo le prime ricostruzioni, erano impegnati nella scalata del Castore, quando sarebbero stati sorpresi dal maltempo, perdendo l'orientamento e precipitando sul ghiacchiaio. I loro corpi sono stati recuperati ieri, 14 agosto 2025, dopo una serie di tentativi andati a vuoto a causa delle difficili condizioni climatiche.

Chi erano Alexandra e Marco, i due alpinisti morti sul Monte Rosa

Alexandra Gheorghe era originaria della Romania, ma viveva da anni a Campodarsego, in provincia di Padova. Aveva 36 anni e una carriera affermata. Laureata in Ingegneria Informatica, aveva proseguito la sua formazione con un Master.

Lavorava attualmente in un ruolo manageriale all'interno di Gosp, società del Gruppo Generali, che la portava spesso a Milano. Nel tempo libero, amava viaggiare e andare in montagna, soprattutto in Veneto, sua terra d'adozione.

Praticava diversi sport: oltre alla corsa - non di rado partecipava a ultratrail e altre gare ufficiali - si dedicava da tempo all'alpinismo e allo scialpinismo. Era iscritta al CAI di Padova e Dolo. E, negli ultimi anni, la sua attenzione si era rivolta ai ghiacchiai.

Ad accompagnarla nelle sue avventure era spesso l'amico Marco Stagi, 34enne di Pisa, professionista del marketing digitale. Anche lui era un appassionato alpinista; anche lui mercoledì scorso, giorno della tragedia, si trovava sul Castore, una delle vette più alte delle Alpi.

La dinamica dell'incidente sul Castore: una scalata fatale

Le esatte dinamiche dell'accaduto sono ancora da ricostruire. Ciò che sappiamo è che i due alpinisti avevano pernottato al Rifugio Quintino Sella, situato a circa 3.600 metri, per poi partire all'alba in direzione della cima, quota 4.228 metri.

Un'ascensione che - seppur considerata relativamente accessibile per chi ha esperienza - richiede comunque una certa attenzione, secondo gli esperti, soprattutto in caso di condizioni metereologiche sfavorevoli. 

Secondo quanto emerso finora, Alexandra e Marco stavano scendendo lungo il versante ovest, verso Champoluc, quando sarebbero stati sorpresi da un repentino peggioramento del tempo. A quel punto, la visibilità si sarebbe ridotta, rendendo difficile orientarsi.

I due si sarebbero persi, scivolando sul ghiacchiaio sottostante da un'altezza considerevole. È probabile che entrambi siano morti sul colpo, a causa del violento impatto con il terreno. Dettagli su cui, comunque, solo i prossimi accertamenti potranno fare luce.

Il servizio realizzato sulla videnda dall'emittente locale Italia7. Nel frattempo, i nomi dei due alpinisti sono stati resi noti.

Le ricerche e il ritrovamento dei corpi, poi il cordoglio sui social

L'allarme è scattato quando il fidanzato di Alexandra, preoccupato di non ricevere sue notizie, si è messo in contatto con i soccorritori. Le operazioni di ricerca sono iniziate subito, venendo però ostacolate dal meteo.

La svolta è arrivata ieri, 14 agosto, quando - dopo un primo sorvolo andato a vuoto - l'elicottero SA1 del soccorso alpino valdostano è riuscito ad individuare i corpi dei due amici, che sono poi stati recuperati e trasportati a valle per le procedure di riconoscimento.

La notizia ha lasciato sgomenta la comunità locale, che fino all'ultimo aveva sperato in un lieto fine. "Nel grande disegno dell'universo, ci sono leggi che non conosciamo - ha scritto qualcuno sui social - È un dolore assistere a queste tragedie".

E ancora: "Alexandra era così entusiasta dei suoi viaggi, delle sue escursioni: amava il mondo, amava la vita. Che la sua anima possa conoscere luoghi di una bellezza travolgente". Tanti, come questo, i messaggi di cordoglio per le vittime.

"In tutti i noi che ti abbiamo conosciuta resteranno i tuoi sorrisi. La montagna, la tua passione, ti ha portata via troppo presto", si legge in un altro. Le indagini sono ora affidate alla guardia di finanza di Cervinia. 

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