L'Etna, uno dei vulcani più attivi al mondo, ha nuovamente dimostrato la sua potenza con un'eruzione significativa il 4 agosto 2024. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo (INGV-OE), ha rilevato attività stromboliana a partire dalle 2:56 di questa notte presso il cratere Voragine, generando imponenti fontane di lava. Questa attività ha avuto un impatto considerevole sulla regione circostante, inclusi disagi per l'aeroporto di Catania.
In seguito all'interruzione dell'emissione di cenere vulcanica, le attività all’aeroporto di Catania sono state gradualmente ripristinate. Tuttavia, nonostante la situazione stia tornando alla normalità, i passeggeri devono essere consapevoli che potrebbero verificarsi ulteriori ritardi e cancellazioni. La Sac, società che gestisce lo scalo, ha sottolineato l'importanza di contattare le compagnie aeree per ottenere informazioni aggiornate sui voli.
Nella giornata di domenica 4 agosto 2024, l'aeroporto di Catania-Fontanarossa, principale hub aereo della Sicilia, ha sospeso tutte le operazioni a causa di una densa nube di cenere che ha invaso lo spazio aereo. Le autorità aeroportuali, in collaborazione con l'ENAC e i servizi di controllo del traffico aereo, hanno monitorato la situazione e coordinato le emergenze.
La chiusura parziale del settore B1 è stata necessaria, con la riduzione degli arrivi a sei voli all'ora. I passeggeri sono stati invitati a verificare lo stato dei loro voli direttamente con le compagnie aeree a causa di ritardi e cancellazioni.
I voli sono stati dirottati verso Palermo e Trapani, sovraccaricando questi aeroporti. I passeggeri hanno affrontato lunghe attese e disagi, con molte compagnie aeree costrette a riorganizzare i voli. Le autorità locali hanno attivato piani di emergenza, dispiegando la protezione civile per assistere i residenti e fornire supporto logistico agli aeroporti alternativi. Il sindaco di Catania ha emesso ordinanze speciali per limitare il traffico e ha chiuso temporaneamente scuole e uffici pubblici.
Come spiegato nel paragrafo precedente, vista la diminuzione dell'attività vulcanica, le attività all'aeroporto di Catania sono state gradualmente ripristinate per la giornata di lunedì 5 agosto. Si raccomanda sempre di verificare lo stato del volo ed eventuali aggiornamenti su ritardi.
Durante l'eruzione, l'Etna ha prodotto una nube di cenere e lapilli che ha raggiunto un'altezza di circa 10 chilometri sopra il livello del mare. La nube eruttiva si è dispersa verso Est e Sud-Est, ricoprendo vari comuni tra cui Acireale e Zafferana. Le immagini della rete di videosorveglianza dell’INGV-OE hanno mostrato una graduale diminuzione delle fontane di lava nel corso della mattinata, ma nonostante ciò, l'attività esplosiva al cratere Voragine persiste.
Andiamo a vedere cosa è successo nella giornata del 4 agosto, con l’ultima eruzione dell’Etna che ha suscitato diversi timori, ma anche grande spettacolo.
La ricaduta di cenere e lapilli ha interessato varie località tra cui Fleri, Fornazzo, Santa Venerina, Stazzo, Torre Archirafi, San Giovanni La Punta, Aci Castello e Giarre. In questi centri abitati, strade e edifici sono stati ricoperti da una coltre di cenere, con i residenti impegnati nelle operazioni di pulizia. Questo fenomeno ha creato disagi notevoli anche per la circolazione e la sicurezza.
Il personale dell'INGV-OE ha rilevato la presenza di una colata lavica attiva diretta verso Nord-Ovest, il cui fronte ha raggiunto una quota di circa 3000 metri. Un'altra colata si è formata tra il cratere di Nord-Est e quello della Voragine. Le colate laviche continuano a rappresentare un rischio significativo per le aree circostanti, sebbene al momento non abbiano minacciato direttamente i centri abitati.
L'ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto i valori massimi tra le 02:30 e le 07:10 UTC del 4 agosto. Dopo questo picco, si è osservato un decremento rapido dell'ampiezza, che è rimasta comunque su valori elevati con qualche fluttuazione. Questo fenomeno è indicativo della continua attività all'interno del vulcano, anche se con una tendenza alla diminuzione.
A tal proposito, qui trovate un elenco dei vulcani ancora attivi in Italia.
La gestione dell'emergenza vulcanica ha coinvolto vari enti locali e nazionali. Le autorità hanno coordinato le operazioni di sicurezza e informazione per la popolazione. L’aeroporto di Catania ha comunicato tempestivamente con i passeggeri, fornendo aggiornamenti costanti sulle misure adottate e sui possibili disagi nei voli.
Il 4 agosto 2024, l'Etna ha eruttato, con attività stromboliana iniziata alle 2:56 presso il cratere Voragine, generando fontane di lava. La nube vulcanica ha raggiunto i 10 chilometri di altezza, disperdendosi verso Est-Sud-Est e ricoprendo comuni come Acireale e Zafferana. L'aeroporto di Catania ha attivato un'unità di crisi, riducendo gli arrivi a sei voli all'ora. La cenere ha coperto varie località, creando disagi significativi. L'INGV-OE ha rilevato colate laviche attive e un tremore vulcanico elevato. Nonostante la diminuzione dell'attività, persistono rischi e possibili ritardi aeroportuali.