Codice tributo 2003: a cosa serve e a cosa si riferisce? Ecco le istruzioni per compilare il modello F24.
Nella giungla dei codici tributo che possono essere utilizzati dai contribuenti italiani per onorare i versamenti. Il codice tributo 2003 può essere utilizzato dagli organismi di investimento, società e trust che devono provvedere al versamento del saldo Ires. Si tratta dell’imposta sul reddito delle società ed è regolamentato dall’articolo 72 Dpr 917 del 1986 e dalle successive rettifiche apportate nel corso del 2003 e del 2004. Si tratta di un codice tributo utilizzato da parte di numerosi soggetti: scopriamo in questa guida come si deve inserire il codice tributo nel modello F24 e se è possibile effettuare il pagamento compensando i crediti.
Il codice tributo in questione non è altro che una stringa numerica che permette di individuare il tributo che il contribuente deve versare alle casse dell’Erario italiano. Occorre prestare molta attenzione ad utilizzare il codice tributo corretto: in caso di errori possono sorgere determinati problemi. Il codice tributo 2003 deve essere utilizzato dai contribuenti che intendono versare il saldo Ires, anche nel caso in cui si voglia rateizzare l’importo da versare. L’Ires è l’imposta sul reddito delle società e deve essere versata dalle Spa, dalle società in accomandita per azioni, dalle società di mutua assicurazione, dalle società a responsabilità limitata, dalle società cooperative e dalle società europee.
Il codice 2003 deve essere utilizzato anche dagli enti privati e pubblici residenti in Italia, compresi i trust, i consorzi, gli organismi di investimento collettivo del risparmio e le organizzazioni non profit. Inoltre, tale codice deve essere utilizzato anche dagli enti di ogni tipo e dai trust non residenti in Italia. Si considerano residenti sul territorio italiano gli enti e le società che per la maggior parte dell’esercizio di imposta hanno in Italia la sede amministrativa o l’oggetto principale della propria attività di business.
Per quanto concerne i trust, essi si considerano residenti nel territorio italiano nel caso in cui almeno uno dei beneficiari sia fiscalmente residente sul territorio nazionale. Per i trust che sono istituiti in uno Stato differente rispetto a quelli che hanno una convenzione con il territorio nazionale, si considerano residenti in Italia quando un soggetto residente trasferisce al trust beni immobiliari, vincoli di destinazione su beni immobiliari situati in Italia e diritti reali. A differenza dell’Irpef, l’Ires è un’imposta proporzionale che prevede l’applicazione di un’aliquota pari a 24 punti percentuali. La stessa è stata stabilita dalla Manovra di Bilancio 2016, in precedenza l’aliquota era pari a 27,5 punti percentuali.
Il codice tributo 2003 permette di individuare il versamento del saldo Ires: è bene prestare attenzione all’acconto dato che il codice tributo da utilizzare è differente. Il pagamento dell’Ires deve rispettare le seguenti scadenze:
Ecco quali sono i codici tributo che devono essere utilizzati nel modello F24:
Per l’addizionale Ires si devono utilizzare altri codici tributo:
Il codice tributo deve essere utilizzato per il versamento del saldo Ires che deve risultare in seguito alla presentazione della dichiarazione Ires per l’esercizio fiscale precedente. La base imponibile Ires deve essere computata in modo differente in base alla tipologia della società.