Al 31 dicembre 2024 mancano appena quindici giorni. Tuttavia, per anticipare i tempi, si cerca di capire quali benefici economici spettano ai vedovi nel 2025. Molti fruitori della pensione di reversibilità hanno richiesto maggiori dettagli sulle agevolazioni richiedibili a partire dal prossimo anno.
Si tratta di pensioni, bonus, indennità e altre agevolazioni che possono rappresentare un valido supporto economico.
Per avere una panoramica completa e dettagliata sui diritti dei superstiti, ti invitiamo a guardare il video "Pensione di reversibilità: quanto spetta ai superstiti?", pubblicato da Mondo Pensioni. Il video offre una spiegazione chiara delle percentuali spettanti e delle principali agevolazioni previste per i vedovi nel 2025,
Vediamo insieme quali sono i principali aiuti a cui si può accedere.
La pensione ai superstiti, nota anche come pensione di reversibilità o pensione indiretta, è una prestazione economica erogata su richiesta in seguito del decesso del coniuge pensionato o lavoratore.
Il sistema previdenziale italiano offre diverse misure che si combinano per supportare economicamente i vedovi e le vedove.
La prestazione più richiesta è la pensione di reversibilità, spesso accompagnata da altre indennità.
In questo articolo analizziamo le principali indennità, sussidi e agevolazioni accessibili ai vedovi e alle vedove, fornendo indicazioni utili per presentare domanda e rispondendo alle domande più frequenti.
La pensione ai superstiti, denominata pensione di reversibilità o pensione indiretta, viene erogata in base al trattamento pensionistico del coniuge defunto, sia esso pensionato o lavoratore.
La pensione di reversibilità rappresenta una quota percentuale della pensione del defunto e spetta al coniuge superstite solo in presenza di determinati requisiti contributivi: il lavoratore deceduto deve aver maturato almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva.
In alternativa, almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni precedenti il decesso.
L’importo della pensione è calcolato tenendo conto delle aliquote di reversibilità, così ripartite:
Composizione del nucleo familiare | Aliquota spettante |
Coniuge superstite | 60% |
Coniuge superstite + 1 figlio | 80% |
Coniuge superstite + 2 o più figli | 100% |
Altri familiari (es. genitori, fratelli, sorelle) | Variabile (aliquote diverse) |
Qualora vi siano figli, genitori, fratelli o sorelle, si applicano diverse aliquote di reversibilità. Per ulteriori dettagli si rimanda alla pagina dedicata dell’INPS.
Tra gli incentivi che si sommano alla pensione di reversibilità, il primo è l’assegno di vedovanza. Si tratta di un’indennità economica riconosciuta ai superstiti che si trovano in difficoltà economiche e che rispettano specifici requisiti:
Questo beneficio economico non spetta ai titolari di pensioni di reversibilità derivanti da gestioni speciali dei lavoratori autonomi, come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri.
L’assegno di vedovanza è condizionato al reddito annuo ed è così articolato:
Fascia di reddito annuo | Importo aggiuntivo mensile |
Fino a 33.274,22 euro | 52,91 euro |
Da 33.274,23 a 37.325,55 euro | 19,59 euro |
L’INPS riconosce fino a 5 anni di arretrati sull’assegno di vedovanza, per un importo massimo di 3.000 euro.
La domanda dell’assegno di vedovanza può essere presentata unitamente a quella della pensione di reversibilità oppure in un secondo momento, attraverso la richiesta di ricostituzione della pensione.
I vedovi con figli possono accedere ad altri aiuti economici, tra cui:
Per comprendere meglio come funzionano queste misure e le modalità di accesso, è consigliabile consultare direttamente il portale INPS.