Seicentosei giorni dopo il 12 giugno 2013, il giorno della morte del Cavaliere, una rappresentante della famiglia Berlusconi si propone di nuovo sullo scenario politico-istituzionale: quello della Scala di Milano.
Il sipario, ieri, si è aperto su Barbara Berlusconi, nominata dal Governatore della Lombardia Attilio Fontana nel cda del Massimo milanese.
Sta di fatto che la sua nomina non è stata salutata dal clamore che pure ci si attendeva.
Quindi, né Marina né Piersilvio. A scendere in campo, come sospettato qualche giorno fa, dei figli del quattro volte premier Silvio Berlusconi, è la terzogenita Barbara. Ieri, 7 febbraio 2025, l'ha comunicato il Pirellone, sede della giunta regionale:
Passo e chiudo. Ma che scenari apre questa nomina? Deve essere vista solo come il prologo di un impegno pubblico più ampio di BB oppure rimarrà un impegno limitato all'ambiente artistico-culturale di Milano? In realtà, attorno all'ex amministratrice delegata del Milan da giorni girano varie ipotesi.
L'opzione numero uno che si è fatta largo in quest'inizio 2025 vuole che Barbara Berlusconi erediti l'impegno politico del padre Silvio rilevando, quindi, le redini di Forza Italia. Se quest'ipotesi dovesse verificarsi, significherebbe per BB una nuova vita: da leader politica nazionale, in parlamento.
L'opzione numero due, invece, prevede un impegno in prima persona limitato alla sua città, Milano (sebbene Barbara, nel 1984, sia nata ad Arlesheim, in Svizzera). La prossima primavera, il capoluogo lombardo andrà di nuovo al voto e, secondo alcune voci, il centrodestra potrebbe scendere in campo per strappare al centrosinistra la guida di Palazzo Marino sotto la guida proprio della figlia del Cavaliere. In tal senso, la nomina nel cda della Scala sarebbe solo un prologo a un suo impegno pubblico, ma pur sempre limitato nel perimetro dei bastioni.
Di certo, si è segnalato un cambio di passo notevole in Barbara Berlusconi: 40 anni, mamma di cinque figli, finora, al di là dell'esperienza manageriale nel campo calcistico, si è occupata soprattutto di arte contemporanea e della holding di famiglia H14. Per il resto, ha osservato una rigorosa riservatezza lasciando spazio ai due fratelli più grandi, Marina e Piersilvio.
Sta di fatto che la svolta si è registrata già a gennaio quando, nell'arco di pochi giorni, è intervenuta per ben due volte nel dibattito pubblico con altrettante interviste date al Tg1: la prima per difendere la riforma della giustizia di Carlo Nordio. La seconda per difendere Giorgia Meloni raggiunta dall'avviso dell'indagine a suo carico per la vicenda Almasri. BB, in quell'occasione, ha detto di vederci un parallelismo con quanto accaduto al padre nel corso di un summit Onu che si tenne a Napoli nel 1994.
In ogni caso, la nomina pubblica di Barbara Berlusconi che riporta la famiglia del Cavaliere a pieno titolo nell'agone politico-istituzionale non è stata salutata con gli effetti speciali che ci si poteva attendere. Oltre che la nota stringata della Regione Lombardia a trazione leghista, anche da Forza Italia, ad esempio, è pervenuto ufficialmente solo il commento di Alessandro Cattaneo, deputato nonché responsabile dipartimenti del partito.
La nomina di Barbara Berlusconi nel CdA della Scala da parte della Regione Lombardia è un riconoscimento per le sue capacità e il suo percorso professionale, che conferma il contributo della famiglia #Berlusconi alla città di Milano, al mondo dell’economia e della cultura. A lei…
— Alessandro Cattaneo (@aleCattaneo79) February 7, 2025
Insomma, ci si chiede: zero clamori per volontà della stessa famiglia Berlusconi o per non urtare la suscettibilità della famiglia Meloni?
Di sicuro, con gli impegni che si andranno a moltiplicare, sarà più difficile vedere BB condividere momenti di relax sui social come capitato con questi scatti pubblicati su Instagram lo scorso agosto dal buen retiro di Marbella