Nel 2025, i lavoratori beneficeranno di un incremento delle somme riconosciute, grazie a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio (Legge 30 dicembre 2024, n. 207). Tra le novità introdotte, vi sono nuovi contributi, bonus e agevolazioni finalizzati ad aumentare gli stipendi. Alcuni bonus non concorrono alla formazione del reddito, mentre altri incentivano il posticipo del pensionamento. Inoltre, misure specifiche consentono di incrementare il netto in busta paga, come l’esonero contributivo per le lavoratrici madri. Vediamo nel dettaglio le principali misure che porteranno a un aumento dello stipendio nel 2025.
Le prime indicazioni per ricevere una somma aggiuntiva in busta paga si trovano nell’articolo 1, comma 4, della Legge 207/2024. In particolare, i lavoratori con un reddito annuo lordo non superiore a 20.000 euro riceveranno una somma calcolata in base a specifiche percentuali, che non influenzerà il reddito complessivo.
Le percentuali per il reddito da lavoro dipendente sono le seguenti:
Per chiarire come funziona l’applicazione della somma aggiuntiva, ecco alcuni esempi pratici:
Esempio 1: se un lavoratore ha un reddito annuo lordo di 18.000 euro, applicando la percentuale del 4,8%, l'importo della somma aggiuntiva sarà pari a 864 euro all’anno, ovvero circa 72 euro al mese. L’agevolazione apparirà in busta paga con la voce "Somma Integrativa Legge 207/2024".
Esempio 2: se il reddito complessivo è di 19.000 euro, di cui 10.000 euro derivanti da lavoro dipendente, il bonus è comunque applicabile, in quanto il reddito totale rientra nella soglia di 20.000 euro. In questo caso, si applica la percentuale del 5,3% su 10.000 euro, con una somma aggiuntiva di 530 euro.
Come anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuove detrazioni fiscali per i lavoratori con un reddito annuo lordo compreso tra 20.000 e 40.000 euro. Per i redditi fino a 32.000 euro, come riportato da informazionefiscale.it, è prevista una detrazione fissa di 1.000 euro, che si riduce progressivamente per redditi superiori a tale soglia e si azzera per quelli oltre i 40.000 euro.
In particolare, i lavoratori con un reddito annuo lordo fino a 32.000 euro beneficeranno della detrazione completa di 1.000 euro. Per i redditi compresi tra 32.000 e 40.000 euro, la detrazione diminuirà gradualmente, mentre superato il limite di 40.000 euro, non sarà più disponibile.
Ecco alcuni esempi per comprendere meglio come funziona questa riduzione:
È importante notare che la detrazione non concorre alla formazione del reddito del lavoratore né sarà soggetta a contribuzione INPS. Inoltre, pur non essendo riconosciuta direttamente in busta paga, contribuirà a ridurre l'IRPEF dovuta, abbassando così l'imposta annuale.
Per le lavoratrici madri, arrivano le istruzioni per i datori di lavoro che dovranno erogare il bonus mamme 2025. Con la Legge di Bilancio 2025, sono state introdotte novità riguardanti l’esonero contributivo. Questo bonus prevede un esonero del 100% dei contributi previdenziali dovuti per fini pensionistici, fino a un limite di 3.000 euro, da ripartire su base mensile.
Le regole principali per applicare l'agevolazione sono le seguenti:
Un decreto attuativo stabilirà i dettagli operativi dell'agevolazione.
Il bonus Maroni, destinato ai lavoratori che decidono di posticipare il pensionamento, prevede un aumento del reddito netto in busta paga grazie a un esonero contributivo del 9,19%. Questo esonero corrisponde all’aliquota previdenziale, riducendo le tasse da pagare e aumentando il reddito netto del lavoratore.
Tuttavia, come evidenziato da ilsole24ore.com, rinunciando a questa parte di contributi, il lavoratore potrebbe ricevere un assegno pensionistico più basso in futuro, poiché i contributi non versati non contribuiranno all'accumulo del montante pensionistico. In sintesi, posticipando il pensionamento si ottiene un incremento del reddito netto mensile, ma a discapito della pensione futura, che sarà ridotta.
Un'altra agevolazione per i lavoratori con un reddito fino a 35.000 euro è rappresentata dai fringe benefit. La Legge di Bilancio 2025 prevede un rimborso esentasse fino a 5.000 euro all’anno per il pagamento dell'affitto e delle spese di manutenzione dell'immobile in affitto.
Per ottenere il bonus, è necessario che il lavoratore sia assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato e che l’assunzione sia registrata tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. L’agevolazione potrà essere fruita per i primi due anni di assunzione.
Inoltre, il beneficio non sarà soggetto a IRPEF, ma il rimborso concorrerà alla formazione del reddito ai fini contributivi.