19 Feb, 2025 - 21:45

Scambi di accuse tra Pd e 5 Stelle, si raffredda subito piazza progressista

Scambi di accuse tra Pd e 5 Stelle, si raffredda subito piazza progressista

Luogo e data ci sono quasi, così come la piattaforma. Resta da capire su quanti tra gli alleati potrà contare il leader M5s, Giuseppe Conte, per la piazza convocata a Roma prima di Pasqua per protestare sul caro bollette ma anche sullo scorporo delle spese per la difesa dai vincoli del Patto di stabilità Ue. Se, infatti, sul fronte economico le opposizioni viaggiano compatte, più complicato resta quello della politica estera e in particolare della postura sul conflitto russo-ucraino. Ma le due questioni si terranno nell'iniziativa dei pentastellati. Lo dice chiaramente Giuseppe Conte: la manifestazione la "faremo con una piattaforma molto semplice: la gente non ce la fa più con le bollette e non può accettare che il governo brindi per avere uno scorporo sulle spese militari". Una piattaforma della quale il presidente M5s ha parlato anche in una riunione tenutasi ieri sera con i gruppi parlamentari per fare il punto sui lavori di Camera e Senato ma anche, appunto, sulla piazza così come sui referendum.

La freddezza del Pd

Il M5s, viene spiegato, sarà schierato sui quesiti sul lavoro mentre non ci sarà un ordine di scuderia sulla cittadinanza visto che il movimento aveva presentato a suo tempo una proposta sullo ius scholae, considerata un "buon punto di caduta" anche dopo le aperture estive di FI. Conte, che oggi in Transatlantico alla Camera ha avuto una breve chiacchierata con Elly Schlein, avrebbe parlato ieri ai suoi anche della piattaforma della piazza contro il governo. Una manifestazione che, comprendendo però anche il fronte della politica estera, complica la partita dell'adesione in casa Dem. Tanto è vero che, dopo un primo immediato segnale della segretaria ("La piazza? Lavoriamoci") il partito ora si mostra più cauto. In più, dopo i malumori espressi a mezza bocca nel Pd per l'intervento in Aula del capogruppo M5s Riccardo Ricciardi sul presidente Mattarella, scoppia una nuova polemica, questa volta a livello europeo per le parole della vicepresidente del Pe, la Dem Pina Picierno, sulla "rinnovata sintonia" tra M5s e Lega a partire dai rapporti con Mosca.

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Marco Antonellis
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