Il 23 febbraio 2025, il presidente Donald Trump ha nominato Dan Bongino come nuovo vicedirettore dell'FBI, suscitando dibattiti a livello nazionale. Bongino, noto commentatore conservatore e ex agente dei servizi segreti, ha una carriera variegata che spazia dalle forze dell'ordine alla politica e ai media.
Nato il 4 dicembre 1974 a New York City, Dan Bongino ha origini italo-americane. Ha conseguito lauree in psicologia presso il Queens College e un MBA dalla Pennsylvania State University. La sua carriera nelle forze dell'ordine è iniziata nel 1995 con il Dipartimento di Polizia di New York (NYPD), dove ha servito fino al 1999. Successivamente, è entrato a far parte dei servizi segreti degli Stati Uniti, operando dal 1999 al 2011 e prestando servizio nella Divisione di Protezione Presidenziale.
Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bongino ha tentato la carriera politica, candidandosi senza successo al Congresso in tre occasioni come rappresentante del Partito Repubblicano. Parallelamente, ha costruito una presenza significativa nei media conservatori, conducendo "The Dan Bongino Show" su piattaforme come Rumble e "Unfiltered with Dan Bongino" su Fox News fino all'aprile 2023.
La nomina di Bongino a vicedirettore dell'FBI è avvenuta poco dopo l'insediamento di Kash Patel come direttore dell'agenzia. Entrambi sono considerati stretti alleati del presidente Trump e si prevede che apporteranno cambiamenti significativi all'interno dell'FBI. Nonostante la mancanza di esperienza diretta nell'FBI, Bongino ha espresso il suo impegno a riformare l'agenzia, focalizzandosi sulla lotta al crimine e allontanandosi da politiche di diversità e inclusione.
Dan Bongino è sposato con Paula Andrea, nata in Colombia. La coppia ha due figlie, Isabel e Amelia. Nel 2023, la famiglia è stata coinvolta in un incidente in un ristorante italiano a Palm Beach, dove Paula è stata allontanata da un dipendente per un malinteso riguardante l'uso del bagno.
La nomina di Bongino ha sollevato preoccupazioni tra i democratici e altri osservatori riguardo alla possibile politicizzazione dell'FBI, dato il suo passato come commentatore politico e le sue critiche precedenti all'agenzia. Bongino è noto per le sue opinioni forti e, in passato, ha propagato teorie del complotto riguardanti le elezioni e la pandemia di COVID-19, il che ha portato a interrogativi sulla sua imparzialità nel nuovo ruolo.
In conclusione, la nomina di Dan Bongino come vicedirettore dell'FBI rappresenta una mossa significativa nell'amministrazione Trump, con potenziali implicazioni per la direzione futura dell'agenzia e il suo ruolo nell'applicazione della legge a livello federale.