Ci sono momenti nella vita di un uomo che definiscono la sua carriera: il primo lavoro, il primo amore, la prima volta che si trova a suonare un pianoforte con il pene davanti a un pubblico televisivo. Per Volodymyr Zelensky, attuale presidente dell’Ucraina e uomo al centro di vicende geopolitiche di portata mondiale, quel momento indimenticabile risale al 2016, durante la trasmissione "Made in Ukraine".
Sì, avete letto bene. Mentre oggi lo vediamo discutere di diplomazia e resistenza nazionale, un tempo Zelensky si esibiva in sketch comici che ridefinivano il concetto di virtuosismo musicale. E se c’è una cosa che possiamo dire di lui è che, per quanto riguarda l’uso alternativo degli strumenti musicali, il suo talento non conosceva limiti.
Lo sketch, ormai divenuto leggendario su Internet, mostra Zelensky e un collega intenti a eseguire un brano al pianoforte con una tecnica poco ortodossa. Mentre alcuni artisti passano la vita a perfezionare la posizione delle dita sulla tastiera, lui ha deciso di bypassare il problema, scegliendo una soluzione... più personale.
L'esecuzione non è solo un trionfo dell’abilità motoria, ma anche della dedizione al mestiere dell’intrattenitore. Non è da tutti riuscire a combinare umorismo, musica e un livello di audacia che probabilmente ha fatto rabbrividire generazioni di pianisti classici.
Quello che rende ancora più straordinaria questa storia è la traiettoria di Zelensky. Dopo aver interpretato un professore di storia che diventava presidente nella serie TV "Servitore del popolo", l’attore decise di replicare la finzione nella realtà, candidandosi alle elezioni del 2019 e vincendole con una maggioranza schiacciante.
A questo punto sorge spontanea una domanda: il popolo ucraino lo ha votato perché credeva nelle sue idee politiche o perché nessun altro candidato poteva vantare una simile performance al pianoforte? Qualunque sia la risposta, è innegabile che Zelensky sia passato con una facilità sorprendente dagli sketch televisivi alle dichiarazioni alla nazione, dalle battute di cabaret ai discorsi alle Nazioni Unite.
Nel mondo dell’intrattenimento, la performance di Zelensky è stata accolta con ilarità e ammirazione per la sua audacia. Ma, ovviamente, in politica tutto assume un altro significato. I suoi detrattori non hanno perso occasione per usare lo sketch come arma contro di lui, dipingendolo come un clown inadeguato alla guida di un Paese.
D’altro canto, se la politica internazionale fosse davvero governata dal senso del ridicolo, avremmo assistito a dimissioni di massa in ogni angolo del pianeta. Se c’è una lezione da trarre da questa vicenda è che saper intrattenere un pubblico può essere una qualità preziosa anche nelle situazioni più serie.
Oggi Zelensky è il volto della resistenza ucraina, una figura politica di primo piano nel contesto internazionale. Ma, per chi ha buona memoria (o una connessione Internet abbastanza veloce), rimane anche l’uomo che una volta ha dimostrato che non servono mani per lasciare il segno su un pianoforte.
Forse, nel grande libro della storia, la sua presidenza verrà ricordata per ben altre ragioni. Ma nel cuore del popolo di Internet, resterà per sempre il leader che ha saputo coniugare comicità e coraggio come pochi altri. E, soprattutto, il musicista più originale che l’Ucraina abbia mai prodotto.