13 Mar, 2025 - 10:05

Indennità di malattia Inps anche ai pensionati che lavorano: regole, novità ed esclusioni

Indennità di malattia Inps anche ai pensionati che lavorano: regole, novità ed esclusioni

L’Inps con la pubblicazione di una circolare ha chiarito che l’indennità di malattia viene riconosciuta anche ai lavoratori pensionati.

Quindi, anche i pensionati che avviano un’attività lavorativa hanno diritto a ricevere l’indennità di malattia. Si tratta di un cambio di direzione anche perché lo stesso quadro giuridico italiano permette ad alcuni pensionati di riprendere il lavoro.

In questo articolo, fornirò tutti i chiarimenti necessari sull’indennità di malattia Inps per i pensionati lavoratori.

Cos’è l’indennità di malattia Inps

L’indennità di malattia è la remunerazione che spetta al lavoratore dipendente quando si assenta, in maniera giustificata, dal lavoro.

In base all’ordinamento vigente, quando il lavoratore si assenta per malattia ha diritto alla conservazione dell’impiego. La Costituzione, inoltre, stabilisce che l’indennità deve assicurare al lavoratore i mezzi adeguati al sostentamento.

L’indennità di malattia Inps spetta ai seguenti lavoratori:

  • Dipendenti pubblici;
  • Operai del settore industria;
  • Operai e impiegati del settore terziario e servizi;
  • Lavoratori dell’agricoltura;
  • Apprendisti;
  • Disoccupati;
  • Lavoratori sospesi dal lavoro;
  • Lavoratori dello spettacolo;
  • Lavoratori marittimi;
  • Lavoratori iscritti alla gestione separata;
  • Lavoratori in dialisi e talassemici;
  • Lavoratori tossicodipendenti o affetti da patologie alcool-correlate.

Non spetta, invece, ai seguenti:

  • Collaboratori familiari;
  • Portieri;
  • Impiegati e quadri dell’industria, artigianato e agricoltura;
  • Dirigenti del settore terziario e servizi;
  • Lavoratori autonomi.

Quando spetta l’indennità di malattia Inps ai pensionati

Con la pubblicazione della circolare n. 57 dell’11 marzo 2025, l’Inps ha comunicato alcune novità proprio sull’indennità di malattia.

La prassi che riguardava i pensionati che tornano al lavoro è stata modificata. Prima, infatti, non potevano avere accesso all’indennità di malattia Inps: adesso, invece, sì.

La normativa prevede che l’indennità non venga concessa per gli eventi di malattia che iniziano dopo la fine del rapporto di lavoro. Si tratta di un principio applicato fino a ora, anche ai titolari di prestazioni pensionistiche che, dopo aver cessato l’attività, hanno iniziato a lavorare.

In base alla nuova interpretazione, pensionati e pensionate che avviano un rapporto di lavoro subordinato, se soddisfano i requisiti richiesti, hanno diritto a ricevere il trattamento economico in caso di malattia.

La legge attuale permette ai pensionati di avviare un nuovo rapporto di lavoro dipendente, sebbene con alcune limitazioni legate al regime di incumulabilità, acquisendo così lo status di pensionato lavoratore.

L’unica eccezione è costituita dai titolari di pensione di inabilità perché è incompatibile con qualunque attività lavorativa.

Qual è la regola generale dell’indennità di malattia

L'Inps espone anche le attuali disposizioni che permettono ai pensionati di avviare un nuovo lavoro dipendente, anche se con alcune limitazioni legate al regime di incumulabilità, diventando così pensionati lavoratori.

In linea di massima, per i lavoratori pensionati non esiste una deroga all’obbligo di versamento della contribuzione per malattia che resta in carico al datore di lavoro.

È possibile riconoscere la tutela ai pensionati che iniziano un nuovo lavoro dipendente purché rientrino nella nuova copertura assicurativa e che la protezione previdenziale sia prevista dalla legge.

Tuttavia, restano esclusi i titolari di pensione di inabilità, per i quali è vietato cumulare il reddito da lavoro con la pensione, e gli iscritti alla Gestione separata.

Il riconoscimento ha l'obiettivo di tutelare il pensionato lavoratore che, a causa di una malattia, perde il reddito aggiuntivo derivante dal nuovo lavoro, pur continuando a ricevere la pensione. I lavoratori pensionati sono considerati come tutti gli altri dipendenti e, per ottenere l'indennità, devono rispettare le stesse regole previste dalla normativa generale.

Concludendo e semplificando, in base alla nuova copertura assicurativa è possibile riconoscere la tutela previdenziale della malattia solo ai lavoratori titolari di un trattamento pensionistico che avviano un nuovo rapporto di lavoro dipendente.

Per riassumere

L'Inps ha chiarito, con la circolare n. 57 dell'11 marzo 2025, che l'indennità di malattia spetta anche ai pensionati che intraprendono un'attività lavorativa subordinata, a condizione che soddisfino i requisiti richiesti. Questo cambiamento riguarda i pensionati che, dopo aver cessato l'attività lavorativa, riprendono un impiego, ma non si applica ai titolari di pensione di inabilità.

L'indennità non viene concessa per malattia che inizia dopo la fine del rapporto di lavoro, ma i pensionati lavoratori, se coperti dalla legge, possono beneficiare della stessa protezione previdenziale prevista per gli altri dipendenti.

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Sara Bellanza
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