Sandro Giacobbe, icona della musica italiana degli anni Settanta e Ottanta, ha affrontato una dura battaglia contro il tumore alla prostata, diagnosticato nel dicembre 2014. L’esperienza, culminata in un intervento chirurgico nel febbraio 2015, ha segnato un momento cruciale nella sua vita, trasformandosi in una testimonianza di resilienza e gratitudine.
Il percorso di Giacobbe contro il cancro alla prostata iniziò con una diagnosi precoce nel dicembre 2014, seguita da un intervento chirurgico presso un ospedale specializzato.
L’operazione, descritta come “semplice” dal punto di vista tecnico, presentava comunque rischi significativi: incontinenza e perdita della potenza sessuale. Tuttavia, il chirurgo gli comunicò al risveglio: “Abbiamo salvato sia la tua vita che tutto il resto”, sottolineando il successo dell’intervento.
Giacobbe ha condiviso pubblicamente la sua esperienza, evidenziando il ruolo della fortuna e della gratitudine: “La vita mi ha dato tante cose belle, ma le ho ripagate tutte, anche con gli interessi. E sono ancora qua”. La malattia non ha interrotto la sua attività artistica, anzi, lo ha reso più consapevole del valore della vita.
Prima della sua diagnosi, Giacobbe aveva già affrontato un’altra battaglia contro il cancro, quella del figlio Andrea, colpito da un tumore di Wilms (un cancro renale infantile) nel 1997, all’età di 13 anni. La scoperta avvenne durante una partita di calcio, quando il ragazzo accusò un forte dolore addominale. Dopo un’operazione d’urgenza e chemioterapie, sembrava essersi ripreso, ma tre anni dopo si verificò una recidiva, con metastasi sospette al fegato.
In quel momento, un medico consigliò a Giacobbe di rinunciare all’intervento, dichiarando: “Se fosse mio figlio non lo farei operare”. Tuttavia, il cantante optò per la chirurgia, una scelta che si rivelò vincente: Andrea oggi è in salute. Giacobbe ha definito quel periodo come “agghiacciante”, ma ha sottolineato la determinazione nel proteggere la famiglia: “Avrei voluto morire io al suo posto”.
Nato a Genova nel 1949, Giacobbe scalò le classifiche negli anni Settanta con brani come Signora mia (1974) e Il giardino proibito (1975), diventando un simbolo della musica romantica italiana. Dopo un periodo di pausa, tornò al Festival di Sanremo nel 1990 e continuò a pubblicare album, tra cui Vuoi ballare (2007) e Solo un bacio (2021).
Nella vita privata, Giacobbe si è sposato due volte: prima con la madre dei suoi figli, Andrea e Alessandro, e poi con Marina Peroni, corista diventata sua compagna e coautrice di canzoni come Ali per volare. Il loro matrimonio, celebrato nel 2022, è stato preceduto da un corteggiamento lungo e appassionato, con un anello nascosto in una torta di compleanno.