22 Mar, 2025 - 17:56

I villain sono i nuovi eroi, Wicked: una cattiva da Oscar

I villain sono i nuovi eroi, Wicked: una cattiva da Oscar

Il musical "Wicked" è il film rivelazione dell’anno: premiato agli American Film Institute Awards, ai Golden Globe per il miglior risultato al cinema e al box office, agli Oscar per migliori costumi e miglior scenografia. La pellicola ha ricevuto, inoltre, ben 10 candidature agli Academy Award, tra cui miglior film e miglior attrice protagonista per Cynthia Erivo, nel ruolo di Elphaba.

Si tratta dell’adattamento cinematografico del celebre, omonimo, musical teatrale di Winnie Holzman e Stephen Schwartz, tratto a sua volta dall’opera letteraria “Wicked. Vita e Opere della Perfida Strega dell’Ovest” di Gregory Maguire. 

"Wicked" si ispira al mondo de "Il Mago di Oz", dando una prospettiva del tutto inedita ad una storia già nota: quella dell’antagonista, il villain, la perfida strega dell’Ovest Elphaba.

Wicked e la villain Elphaba: impossibile non empatizzare

Negli ultimi anni sono ritornate sul grande schermo delle storie già note al grande pubblico: da "Il Mago di Oz" e "La bella addormentata", a "La Carica dei 101", con dei nuovi titoli e un punto di vista totalmente inedito: quello del villain

Il villain protagonista in "Wicked" è Elphaba, interpretata dall’attrice e cantante Cynthia Erivo. Il suo nome è stato pensato dallo scrittore Gregory Maguire come omaggio all’autore de "Il Mago di Oz", Lyman Frank Baum, ottenuto dalla combinazione fonetica delle prime lettere del nome dello scrittore, EL-PHA-BA (L-F-B).

In "Wicked" si riesce a leggere l’intensa umanità del personaggio di Elphaba, che fa pensare a tutt’altro che a una strega cattiva, quanto piuttosto ad una ragazza incompresa e mal giudicata, semplicemente per il fatto di essere diversa. Impossibile non empatizzare.

È innegabile, i villain affascinano. Si riesce a costruire un legame empatico con il cattivo e la sua storia. Ci si sente maggiormente rappresentati da un’antagonista, con le sue imperfezioni, le sue fragilità e le sue scelte, a volte sbagliate, piuttosto che dalla perfezione irrealistica dell’eroe.

A cura di Chiara Giunta.

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